«I bisogni più urgenti della popolazione colpita dal conflitto siriano non sono coperti»
BERNA - Caritas Svizzera chiede al governo di raddoppiare il sostegno della Confederazione a favore delle vittime di guerra in Siria e dei rifugiati siriani in Libano e Giordania.
«I bisogni più urgenti della popolazione colpita dal conflitto siriano non sono coperti», indica in una nota odierna Caritas, alla vigilia dei due giorni di conferenza sulla Siria che si terrà a Bruxelles.
«Attualmente vi è un enorme deficit di finanziamento nei settori della salute, dell'educazione, della protezione dei civili, in particolare di donne e bambini, e del sostegno al reddito e all'alloggio», ribadisce Caritas Svizzera.
L'organizzazione non governativa (ong) lancia un appello anche a favore dei rifugiati all'esterno dei confini siriani. «In Libano e Giordania è sempre più difficile rispondere ai bisogni più essenziali di milioni di rifugiati siriani, ciò accresce le tensioni con le popolazioni locali. Questa situazione esige l'attuazione di misure a lungo termine, poiché non è possibile prevedere un rapido ritorno dei rifugiati», si legge nel comunicato.
Caritas chiede dunque a Berna di «essere da esempio» e raddoppiare il suo aiuto annuo alla Siria, aumentandolo a 100 milioni di franchi. Questo sostegno dovrebbe favorire la scolarizzazione dei bambini e la creazione di programmi di formazione per gli adolescenti e i giovani adulti, conclude l'ong.