La soluzione adottata dal Parlamento richiederà l'assunzione di 270 persone in più
BERNA - Il concetto della "preferenza nazionale light", soluzione adottata dal Parlamento per attuare l'iniziativa "contro l'immigrazione di massa", comporterà l'assunzione di 270 persone supplementari presso gli Uffici regionali di collocamento (URC). Lo ha affermato oggi in una conferenza telefonica il capo della direzione del lavoro della Segreteria di Stato dell'economia (SECO) Boris Zürcher.
Lo stesso Zürcher ha respinto l'accusa di inefficienza concernente i software informatici avanzata dalla stampa domenicale. Alcuni URC e 1500 agenzie private di collocamento utilizzano con soddisfazione i programmi a disposizione, ha aggiunto. Allo stesso tempo, l'alto funzionario ha riconosciuto che andrebbe valutato un miglioramento del sistema informatico su scala nazionale.
Sulle colonne della SonntagsZeitung Bruno Sauter, capo dell'Ufficio del lavoro del canton Zurigo e presidente dell'organizzazione nazionale degli uffici del lavoro, aveva sostenuto che l'attuale sistema informatico è inefficace per far fronte al previsto aumento della mole di lavoro.
Per tradurre in pratica l'iniziativa UDC "contro l'immigrazione di massa" divenuta nuovo articolo costituzionale, il Parlamento ha varato la cosiddetta "preferenza nazionale light". Questa prevede che i datori di lavoro annuncino gli impieghi vacanti agli URC quando la disoccupazione registrata in un gruppo professionale superi una certa soglia. Il Consiglio federale ha fissato il limite al 5%.
La SECO prevede che con le nuove regole i datori di lavoro segnaleranno circa 218'000 posti di lavoro ogni anno. Ciò corrisponde a un aumento di 180'000 unità rispetto agli impieghi annunciati volontariamente nel 2016.