Ha all’attivo 1700 ore di volo. Ma ora, dopo l’incidente sfiorato, i politici si interrogano: «Hanno davvero ancora senso le acrobazie aeree?»
ST. MORITZ - Un pilota esperto. Uno che ha alle spalle 1700 ore di volo nelle Forze aeree. Un 34enne di Friburgo, il cui soprannome in ambito militare è Fondü. Insomma uno dei migliori piloti dell’esercito. Viene descritto così l’uomo che venerdì a St. Moritz, durante i campionati mondiali di sci, guidava il velivolo PC-7 TEAM che ha tranciato il cavo della videocamera sospesa della Televisione svizzera durante un sorvolo della zona d'arrivo. La telecamera e il cavo sono caduti sullo spiazzo davanti al traguardo, fra la prima e la seconda manche. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito.
«Tutto sembrava abbastanza normale - ha dichiarato un alto ufficiale dell'aeronautica presente sul luogo al domenicale SonntagsBlick. «Non riesco a spiegarmi come l'aereo abbia potuto toccare il cavo della videocamera".
La televisione aveva segnalato alle Forze aeree a che altezza avrebbe piazzato la telecamera. Ora verrà controllato se le indicazioni erano corrette. La giustizia militare è intenzionata a sapere e soprattutto a chiarire come è stata fatta la comunicazione tra la SRF e le Forze aeree. «È interessante capire se l’aereo volava troppo basso, oppure il cavo è stato posizionato troppo in alto» ha dichiarato al settimanale Tobias Kuehne della giustizia militare.
Nelle immagini della televisione della Svizzera tedesca SRF si vede la pattuglia delle Forze aree composta di cinque velivoli che sorvola la pista e poi improvvisamente la telecamera che cade davanti al traguardo. Per la SRF i danno ammontano a 250'000 franchi.
Ora però il dibattito passa alla politica. Ed è già tempo di polemiche. Regula Rytz Consigliera nazionale e Presidente dei Verdi, annuncia: «Farò una interrogazione parlamentare sugli airshows delle Forze aeree svizzere. Voglio sapere quanto ci sono costati negli ultimi anni, quanti incidenti si sono verificati, e se il Consiglio federale intenda ancora investire con questa costosa e rischiosa mossa pubblicitaria delle Forze aeree».
Anche per la Consigliera Nazionale del PLR Eichenberger la questione è da affrontare. «Queste formazioni acrobatiche hanno davvero ancora senso?».