Ecco cosa succederebbe se fossero puntuali
ZURIGO - Un piccola e media impresa (PMI) su dieci potrebbe creare più impieghi, se i suoi clienti saldassero puntualmente le fatture: lo sostiene uno studio Intrum Justitia, che mette pure in luce come in Svizzera i tempi di pagamento siano più lunghi rispetto alla media europea.
"Un migliore morale di pagamento porterebbe più forza lavoro nelle aziende svizzere", afferma Thomas Hutter, direttore di Intrum Justitia Svizzera, citato in un comunicato odierno. Undicimila PMI potrebbero assumere maggior personale. "Sussiste un immenso potenziale per il mercato del lavoro e di conseguenze per il rafforzamento duraturo dell'economia elvetica", si dice convinto Hutter.
Stando all'European Payment Report 2016, un'indagine che fra febbraio e aprile ha analizzato circa 10'000 imprese in 29 paesi, gli svizzeri godono di scadenze di pagamento più generose che altrove e pagano più tardi.
Nel dettaglio, i consumatori onorano le fatture delle aziende in media dopo 31 giorni (avrebbero 27 giorni di tempo per farlo), contro i 21 nella media europea (il termine è 20 giorni). Nei rapporti B2B (impresa-impresa) i tempi sono in Svizzera 37 giorni (scadenza 30) e in Europa 36 (30). Confederazione, cantoni e comuni pagano da parte loro dopo 45 giorni (dovrebbero farlo in 34), mentre gli enti pubblici di altri paesi ci mettono 36 giorni (29).
Secondo gli interrogati se la clientela non tiene fede ai suoi impegni ciò è dovuto a difficoltà finanziarie (77%), deliberata procrastinazione (64%) o difficoltà amministrative (55%).
La metà delle società interpellate ha paura di essere confrontata con problemi di liquidità a causa dei ritardi da parte dei clienti. Una azienda su sette è costretta a tagliare impieghi e una PMI su cinque teme per la sua esistenza.
Rispetto all'anno scorso i tempi di pagamento si sono allungati e anche il futuro non si presenta roseo: circa il 20% del campione ritiene che la clientela nei dodici mesi successivi al sondaggio avrà tendenza a saldare le fatture in modo ancora meno puntuale. I due terzi si sono visti inoltre costretti ad accettare termini di versamento più lunghi di quanto desiderassero.
"I ritardi e le perdite su debitori portano a una spirale negativa, costellata di un calo del fatturato, problemi di liquidità e quindi impossibilità a crescere", afferma Hutter. "Maggiormente toccate sono le PMI, la spina dorsale della nostra economia".