Sanzionato prima Verstappen, poi il ferrarista: la classifica è stata nuovamente stravolta. Arrivabene: «Il podio ci è stato tolto dalla burocrazia»
CITTÀ DEL MESSICO (Messico) - A Vettel non bastava la penalità inflittagli in coda del GP del Messico - che gli è costata il podio, facendolo scivolare dal terzo al quinto posto -, ora il ferrarista deve sorbirsi anche le ramanzine di Verstappen. Il pilota della Red Bull, che da parte sua era stato sanzionato di cinque secondi per aver tagliato una curva a pochi giri dal traguardo, ha commentato:
«Quella nei miei confronti è una sanzione ridicola! Non sono rimasto davanti a Vettel per far rimontare Ricciardo – ha spiegato Verstappen - stavo pensando solamente a fare la mia gara. Piuttosto parlerei del fatto che Sebastian ha chiuso brutalmente il mio compagno di squadra mentre tentava di superarlo, l'ho visto negli specchietti e anche quello è un episodio da sanzionare (ed infatti, dopo un'attenta indagine dei commissari di gara, è stato così, ndr). Vettel utilizza un linguaggio da censurare, sarebbe meglio che tornasse a scuola per imparare la buona educazione! È un ragazzo molto frustrato al momento e si vede».
Di diverso avviso il team principal Ferrari Arrivabene, evidentemente deluso dopo la decisione di retrocedere Vettel, giunta quasi due ore dopo la premiazione: «Poteva essere una giornata speciale, avevamo meritato al cento per cento il podio, tutta la squadra ha dimostrato grande carattere, ed i piloti hanno fatto un ottimo lavoro. Purtroppo il risultato ci è stato tolto con la burocrazia, da una decisione che reputo eccessiva e per certi versi ingiusta».
Dunque, in sintesi, alle spalle di Lewis Hamilton e Nico Rosberg completa il podio Daniel Ricciardo. Quarto Vertappen, quinto Vettel.