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Il difensore del Ginevra ha anche parlato della sua situazione personale: «È una soddisfazione aver dimostrato di essere ancora in grado di giocare a questi livelli»
GINEVRA - Dopo 35 partite di National League il Ginevra condivide la sesta posizione in classifica con i Lions (54 punti), a otto lunghezze dalla nona piazza occupata dal Langnau (46).
Le Aquile avevano iniziato sottotono questo campionato, ma si sono nettamente riprese visto che nelle ultime nove uscite stagionali hanno conquistato la bellezza di otto vittorie. «È un buon periodo per noi anche se abbiamo sempre diversi infortunati», è intervenuto il difensore delle Aquile Goran Bezina. «Siamo migliorati e siamo davvero contenti di come ci siamo espressi ultimamente sul ghiaccio, anche se commettiamo ancora degli errori che dovremmo evitare. Il fatto di aver ottenuto risultati di prestigio contro le squadre più forti come Berna, Lugano e Davos ci ha indubbiamente dato una grande iniezione di fiducia».
Il fatto che non ci sia più Chris McSorley in panchina dopo moltissimi anni ha sicuramente influito sulla partenza a rilento della squadra... «A partire da quest'anno c'è stato un grandissimo cambiamento a Ginevra. Il gruppo ha dovuto abituarsi alle nuove idee, al nuovo modo di lavorare e ci vuole sempre un po' di tempo prima di assimilare i nuovi concetti al 100%. Ora anche i giocatori che inizialmente hanno faticato si stanno esprimendo ad alti livelli e riescono a dare il loro contributo in maniera costante».
Goran Bezina si è recentemente strappato il tendine del bicipite e dovrà restare ai box ancora per almeno due mesi... «Prima di subire questo infortunio ero molto contento delle mie prestazioni. Gioco un po' meno rispetto al passato e ho meno responsabilità, ma nonostante questo c'è stato un momento in cui ero il difensore del Ginevra ad avere totalizzato più punti. Nella mia testa mi sentivo libero e il fatto di aver dimostrato che posso giocare ancora ad alti livelli è stata una grandissima soddisfazione. Mi auguro di riuscire a ritornare per i playoff e di ripetere le prestazioni fornite in precedenza per poter aiutare il Ginevra a raggiungere traguardi importanti».
Come vedi il campionato? Quali formazioni ti hanno sorpreso maggiormente fino a questo momento? «Non mi ricordo un campionato così interessante in cui tutte le squadre fossero cosi competitive e basta un weekend positivo o negativo per scalare o perdere posizioni. In ogni caso le squadre che mi hanno impressionato di più sono Lugano e Ambrì dato che sono entrambe cresciute notevolmente rispetto alla scorsa stagione: i bianconeri sono ricchi di talento, lavorano tanto e hanno tre linee davvero forti, mentre i biancoblù sono davvero insidiosi e con Cereda in panchina hanno trovato il loro equilibrio».
