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C’è stato molto Ticino nelle cerimonie che hanno preceduto e seguito i Giochi a Sochi
LUGANO - Daniele Finzi Pasca (direttore artistico, autore e regista), Julie Hamelin (co-direttrice artistica) e Hugo Gargiulo (capo scenografo e accessorista), tre dei cinque co-fondatori della Compagnia Finzi Pasca, hanno impressionato il mondo con la creazione della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi invernali e della cerimonia di apertura delle Paralimpiadi di Sochi 2014.
Vista da miliardi di spettatori in tutto il mondo, la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Sochi 2014, della durata di due ore e mezza, ha messo in scena più di 6’000 persone fra artisti e volontari, mentre altre 25’000 persone provenienti da tutta la Russia hanno partecipato all’evento. Circa 10’000 costumi e 45’000 fra accessori ed elementi scenografici sono stati creati per l’occasione. La gigantesca struttura di illuminazione che domina lo stadio è stata disegnata dai collaboratori della Compagnia Finzi Pasca, che da sempre si preoccupa di creare un dialogo fra le luci e l’azione sulla scena.
“Questa cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici aveva tutta la grazia dell’uovo Fabergé. Una serata brillante che ha reso omaggio al patrimonio artistico della Russia, piena di sorprese curate con delicatezza, piccoli giochi ironici e ricordi nostalgici.”
The Washington Post, USA
“Giocando con una fantasia fiabesca, Daniele Finzi Pasca ha scelto di valorizzare esclusivamente l’arte del paese: la pittura, con un omaggio felliniano a Chagall, la musica con Rachmaninov, la danza con Diaghilev, senza dimenticare il circo.”
Le Monde, Francia
“Una vera atmosfera di festa. I Giochi Olimpici sono stati archiviati con eleganza e splendore!”
The Guardian, UK
Due settimane dopo, la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi di Sochi 2014, delle durata di più di due ore, ha celebrato in un’atmosfera giocosa lo spirito della Russia e ha sottolineato la necessità di eliminare gli ostacoli e gli stereotipi che devono affrontare ogni giorno tante persone in tutto il mondo. Musica, danza, letteratura ed effetti visivi hanno messo in luce l’eccellenza di artisti disabili e di volontari. Punto culminante dello spettacolo, la scena sul ghiaccio, con l’entrata nello stadio di un’immensa rompighiaccio chiamata MIR (che significa pace in russo) ha simbolizzato l’apertura di nuove vie di comunicazione che uniscano l’umanità, riunita per l’occasione intorno a una causa comune.
