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Promossi tre equipaggi elvetici, esami di riparazione per il doppio leggero femminile
SARASOTA (USA) – Si è messo in moto il “mondiale” americano con le prove eliminatorie che hanno visto in gara quattro equipaggi rossocrociati, tre dei quali hanno superato di slancio il primo ostacolo. Il solo doppio leggero femminile formato da Pauline Delacroix e Frédérique Rol, quarto classificato, dovrà sottostare agli esami di riparazione.
Il primo a scendere in acqua è stato il singolista “leggero” Michael Schmid. Il lucernese ha portato a termine la prova al secondo rango nel tempo di 7’04”60, staccato di 4” dal tedesco Lars Wichert, nono lo scorso anno nel 4 senza ai Giochi olimpici di Rio. Schmid accede quindi direttamente al quarti di finale.
Nessun problema per Patricia Merz. L’atleta del SC Zugo, seconda al passaggio dei 500 metri, alle spalle della polacca Mikolajczak, ha poi aumentato la cadenza che le ha consentito di superare la pur pericolosa avversaria per poi terminare la gara in tutta scioltezza nel tempo di 7’41”63. La Merz accede quindi alle semifinali.
Ai quarti giunge anche il singolista seniori Niko Stahlberg. Il turgoviese si è limitato a controllare la gara, lasciando spazio al singolista polacco dal nome impronunciabile (Natan Wegrzyck-Szymczyk) che si è imposto in 6’59”80. Il nostro rappresentante ha chiuso, come detto, al secondo posto, staccato di 5”. Un secondo posto che gli garantisce l’accesso ai quarti di finali.
La sorpresa della giornata è giunta dalla sesta delle sette batterie del singolo. Il favoritissimo neozelandese Robert Manson, neo primatista del mondo della specialità, ha dovuto inchinarsi di fronte al britannico Thomas Barras, staccato di 2”. Entrambi, comunque, accedono ai quarti di finale. Da sottolineare che alla prova del singolo erano in gara la bellezza di 40 atleti.
Domani, lunedì, saranno al via gli altri tre armi elvetici: la singolista Jeannine Gmelin, il doppio di Barnabé Délarze e Roman Röösli nel contesto seniori e il 4 di coppia “leggero” di Pascal Ryser, Andri Struzina, Matthias Fernadez e Julian Müller.
