ROMA - Dopo 30 anni di insuccessi a livello internazionale, si rivela finora positiva la sperimentazione in corso all'Istituto superiore di Sanità italiano su un vaccino contro l'Hiv. "Questo rappresenta per tutti noi un goal stupendo, la speranza è salvare milioni di vite umane", spiega Barbara Ensoli, direttrice del Centro nazionale Aids dell'Istituto superiore di Sanità. "Ci sono stati molti fallimenti - continua - anche recenti, e questa è una strategia alternativa".
Gli studi intorno a questo vaccino hanno concentrato l'attenzione sulla proteina Tat, che svolge una funzione fondamentale nell'insorgere dell'infezione e nella progressione della malattia. Una svolta nella ricerca, perché gli altri vaccini puntavano a colpire l'involucro del virus, soggetto però a continue e diverse modificazioni che rendevano presto ogni vaccino inefficace.
La sperimentazione prosegue ora con altre due fasi, e il sottosegretario al ministero del Lavoro, salute e politiche sociali, Ferruccio Fazio, ha già annunciato la disponibilità di 10 milioni di euro per la ricerca sull'Aids.