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ALZHEIMERNei frutti di bosco uno scudo "anti-demenza"

23.01.06 - 15:44
Foto d'archivio
Nei frutti di bosco uno scudo "anti-demenza"

Milano, 23 gen. (Adnkronos Salute) - Buone notizie per i golosi di frutti di bosco. Secondo una ricerca neozelandese, infatti, alcuni composti presenti nel ribes nero potrebbero aiutare a prevenire l'Alzheimer. Effetto analogo anche per le sostanze contenute nel 'boysenberry', un ibrido di lampone e rovo dai frutti nero-violetti. I ricercatori neozelandesi spiegano sul 'Journal of Science Food and Agriculture' che in questi alimenti sono contenute sostanze antiossidanti, che potrebbero bloccare il danno cellulare che porta all'Alzheimer. Insomma, i frutti di bosco potrebbero contribuire a prevenire, anche se non a curare, la demenza. In particolare, i composti presenti nei frutti di bosco sono mirati a contrastare gli effetti dello stress ossidativo.

Al centro degli studi, un cocktail di sostanze chimiche tra cui le antocianine, che regalano a questi frutti il classico colore blu-violaceo, e i polifenoli, presenti anche nel vino rosso e nel cioccolato. Per dimostrare i benefici di questi antiossidanti, il team di Dilip Ghosh dell'Horticulture and Food Research Institute della Nuova Zelanda ha deciso di testarli su cellule tumorali di cervello umano in coltura. Cosi' i ricercatori hanno dimostrato la capacità del cocktail di proteggere le cellule contro gli effetti dello stress ossidativo, in questo caso provocato dall'aggiunta di perossido di idrogeno (acqua ossigenata) al materiale in coltura. ''Gli estratti di boysenberry e ribes nero contenenti antocianine e polifenoli causano una significativa inibizione contro l'effetto ossidativo del perossido di idrogeno'', spiegano i ricercatori. Questa azione puo' quindi proteggere dall'Alzheimer, ma anche da altre malattie legate all'invecchiamento.

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