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SUICIDIUn morto ogni 40 secondi, più che in guerra

08.09.04 - 21:17
Foto d'archivio
Un morto ogni 40 secondi, più che in guerra

GINEVRA - Ogni quaranta secondi da qualche parte del mondo qualcuno sta mettendo fine alla propria vita, una macabra cadenza che ogni anno produce un olocausto di un milione di vittime, più di quanto ne facciano il crimine e tutte le guerre messe insieme.

Sono i crudi dati resi noti oggi a Ginevra dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che intende strattonare la comunità internazionale perchè si renda conto che il fenomeno dei suicidi, un invisibile fantasma che si perde dimenticato nelle pieghe delle statistiche sociali e sanitarie, è un problema sociale di prima grandezza, un mostro più grande e più brutto delle stesse guerre, perchè pur producendo più vittime di queste, appunto, resta sconosciuto. Con l'aggravante, spiegano gli esperti sanitari dell'Onu, che è un fenomeno in gran parte evitabile.

Il suicidio rappresenta circa la metà delle morti violente a livello mondiale. Ma si tratta di un problema che si potrebbe prevenire se l'opinione pubblica ed i governi mostrassero la volontà politica di affrontarlo", sottolinea il norvegese Lars Mehlum dell'Associazione internazionale per la prevenzione dei suicidi.

Il comunicato dell'Oms dedica spazio alla prevenzione sociale, riconducendola soprattutto alla solidità familiare e al giusto trattamento del malessere esistenziale fin dalla giovane età. Ma l'amorevole attenzione di famiglia e società non sono tutto. Le statistiche brute indicano che il fenomeno può essere in parte ridimensionato intervenendo anche sui mezzi. Mehlum, docente di psicologia all'Università di Oslo, spiega che studi compiuti in molti Paesi dimostrano che le restrizioni all'acceso alle armi da fuoco, specie ai giovani, ha ridotto il numero dei suicidi. "Le pistole sono lo strumento più letale per togliersi la vita e pochissimi sopravvivono", ha detto Mehlum, ricordando come però in alcuni Paesi argomenti di questo genere incontrino forti resistenza, come negli Stati Uniti.

"Occorre prendere coscienza che l'accesso ad un mezzo per togliersi la vita costituisce un serio fattore di rischio", e lo dimostra il fatto che il numero di tentativi di suicidio falliti sia da 10 a 20 volte più elevato di quelli 'riuscitì, cioè delle vittime.

ATS
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