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GIAPPONEÈ morto Akira Toriyama, l'autore di “Dragon Ball”

08.03.24 - 07:22
Il famosissimo mangaka aveva 68 anni.
Imago/Allstar/KyodoNews
Fonte ATS
È morto Akira Toriyama, l'autore di “Dragon Ball”
Il famosissimo mangaka aveva 68 anni.

TOKYO - È morto all'età di 68 anni, a causa di un ematoma subdurale, Akira Toriyama, il creatore della popolare serie di manga “Dragon Ball”.

La scomparsa risale allo scorso primo marzo, ma la notizia è stata diffusa solo oggi sui social media dalla casa editrice e il suo studio di produzione.

Un desiderio esaudito - “Dragon Ball” venne lanciato nel 1984, conquistando il successo in tutto il mondo generando una serie di anime, filmati animati, colonne sonore, videogiochi e altri contenuti collegati al merchandising. I suoi volumi hanno venduto più di 260 milioni di copie in tutto il mondo, rendendolo una delle opere di finzione più conosciute di sempre.

«È con profondo rammarico che annunciamo la sua scomparsa. Sappiamo che aveva ancora diverse opere in fase di produzione con il solito grande entusiasmo», si legge in una dichiarazione sul sito internet dell'editore, Shueisha.

Slump, Arale e il Villaggio Pinguino - Nato nella prefettura di Aichi, nel Giappone centrale, Toriyama ha esordito nel 1978, guadagnando popolarità dopo l'uscita del suo manga “Dr. Slump”, serializzato sul settimanale Shukan Shonen Jump nel 1980 e per il quale vinse il Premio Shōgakukan, uno dei più prestigiosi del Paese.

Le bislacche avventure dello scienziato Slump e della fortissima bimba-robot dai capelli viola Arale e il loro surreale mondo del Villaggio Pinguino, faranno da apripista all'opera successiva di Toriyama che cambierà per sempre il modo di intendere il manga.

Con Goku, cambia tutto - Nel 1984 l'epopea del piccolo e potentissimo bimbo-scimmia Son Goku era poi stato il suo secondo - quasi istantaneo - successo. Con “Dragon Ball” è diventato uno dei fumetti giapponesi (e successivamente cartoni animati) più popolari in assoluto, riscrivendo in maniera indelebile tutte le regole applicate fino a quel momento dai manga per ragazzi.

Dall'umorismo e l’ingenuità dell'infanzia fino alla serietà, e le incredibili lotte cosmiche della maturità, Goku, famiglia e compagni hanno accompagnato la giovinezza di milioni di ragazzini e ragazzine in tutto il mondo.

Un'epopea che ha fatto scuola - “Dragon Ball” è stato pubblicato ininterrottamente per 10 anni, mentre sul piccolo schermo è stato “spezzato” in due cartoni distinti: ovvero “Dragon Ball” (per le avventure infantili di Goku, Bulma & co.) e “Dragon Ball Z” (in italiano “What is my destiny, Dragon Ball“, per la parte più epica e incentrata sui combattimenti) che sono stati trasmessi fino a metà degli anni 2000 (e oltre).

All'opera originale, negli anni hanno fatto poi seguito diversi lungometraggi animati, così come altre serie come “Dragon Ball GT” (solo animazione) e “Dragon Ball Super” (anime e manga, ancora in corso). In questi lavori Toryiama è stato quasi sempre coinvolto in maniera più o meno importante.

L'influenza di “Dragon Ball” e del suo universo su tutti i fumetti (non solo giapponesi) d'azione che lo hanno seguito è immensa e assolutamente incalcolabile: dalla messa in scena dei combattimenti fino alla struttura narrativa e alla gestione dei personaggi.

Altre opere popolarissime che devono tantissimo a Toriyama c'è sicuramente “Naruto“ ma anche il sempre sulla cresta dell'onda “One Piece”.

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