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CANTONEScilla Hess tra la Scozia e Blues To Bop

25.08.17 - 12:00
La cantante è stata la rappresentante svizzera al New European Songbook e ora è tra i protagonisti del festival luganese, in programma da ieri fino a domenica
Scilla Hess tra la Scozia e Blues To Bop
La cantante è stata la rappresentante svizzera al New European Songbook e ora è tra i protagonisti del festival luganese, in programma da ieri fino a domenica

LUGANO - Un'estate ricca di soddisfazioni per Scilla Hess: la cantante ticinese (con base a Los Angeles) è tornata qualche giorno fa dalla Scozia, dove si è recata per rappresentare la Svizzera in un importante concorso a carattere europeo. Tempo dunque di andare in vacanza? Nemmeno per idea: Scilla è una delle protagoniste di Blues to Bop a Lugano, e chiunque vorrà, dopo la performance di ieri in Piazza San Rocco, la potrà ammirare ancora oggi in Piazza Riforma e domani in Piazza Dante, sempre alle 21.

Scilla, sei da poco tornata da Edimburgo dove hai rappresentato la Svizzera al New European Songbook. Che atmosfera si respirava?

«Si respirava un’atmosfera molto internazionale: il New European Songbook è un progetto di uno scambio interculturale tra le reti televisive, quest’anno è stato organizzato dalla BBC inglese e dall’ORF austriaca. Ogni nazione europea che ha partecipato ha scelto un’artista locale e un musicista straniero che vive in quel paese per collaborare alla composizione di un brano. Io ho rappresentato la Svizzera componendo un brano in italiano insieme al pianista jazz di origini albanesi Markelian Kapidani. A rappresentare l’Austria, ad esempio, è stata Conchita Wurst (che ha vinto l’Eurovision nel 2014) insieme a dei musicisti siriani».

Ti sei esibita insieme al pianista e compositore albanese Markelian Kapidani: come vi trovate nel fare musica insieme?

«Mi sono trovata molto bene a lavorare con Markelian Kapidani, è un ottimo pianista e arrangiatore. Non solo c’e stato uno scambio interculturale ma anche di generi musicali: io compongo canzoni di struttura più’ pop mentre lui arriva dal mondo jazz». 

Parlaci del brano che hai proposto al pubblico britannico.

«Il brano che abbiamo composto insieme intitolato “La Notte Sa”, è di fattura pop/jazz ma nelle strofe è swing, il ritornello è blues e le parti strumentali hanno influenze gitane e di flamenco. Markelian si è occupato principalmente degli arrangiamenti mentre io ho scritto la melodia e il testo della canzone, che è in italiano. “La Notte Sa” parla delle difficoltà che si possono incontrare in una relazione a distanza fisica o emozionale. Le paure e i dubbi che possono insorgere sul futuro di questo tipo di relazione che ci può portare a dubitare della fiducia che abbiamo riposto nell’altra persona. Spesso alla luce del giorno nascondiamo i nostri desideri e ci adattiamo alle regole della società, ma quando cala la luce del sole siamo più propensi a levare le maschere e solo la notte conosce i nostri segreti e desideri più profondi».

Cosa offri invece ai ticinesi in occasione di Blues to Bop?

«Al pubblico del Blues To Bop sto proponendo un repertorio misto tra le mie canzoni inedite, cover degli anni '60 (Etta James e Peggy Lee) e cover di musica più contemporanea (Queen e Bon Jovi), riarrangiate in chiave swing e blues. Con me suoneranno i miei musicisti, Marcello Salcuni (chitarra), Pino Di Pietro (tastiera) e Alex Carreri (contrabbasso) mentre io canterò e ballerò con un gruppo di ballerine».

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