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Il cantante ha costantemente paura di non riuscire più a guadagnarsi da vivere cantando
LONDRA - Come molte star arrivate al culmine del proprio successo, anche Robbie Williams vive con il costante terrore che la sua carriera possa subire un tracollo da un momento all'altro.
Il cantante 42enne ha ammesso che da quando gli fu detto che l'avventura dei Take That, la band di cui ha fatto parte ormai il secolo scorso, non sarebbe durata, ha iniziato a preoccuparsi e ancora oggi teme che la sua carriera da solista possa arrivare al capolinea e di dover tornare a vivere a Stoke-on-Trent nel West Midlands, in Inghilterra, per lavorare nel chiosco di fiori di sua madre.
«Sono nevrotico e trovo sempre qualcosa di cui preoccuparmi, e se non c'è niente, me la invento. Quando formammo i Take That ci fu detto che non saremmo durati e che se avessimo avuto cinque anni, saremmo stati fortunati», ha detto Robbie.
«Anche durante la fase più scintillante della mia carriera, pensavo, 'Ora finirà?'. Ho 25 anni di lavoro alle spalle, ma in qualche modo sto ancora aspettando che mi tirino il tappeto da sotto ai piedi, mi mettano in una scatola e mi rispediscano a Stoke-on-Trent [...] e mi dicano, 'Devi lavorare per tua mamma al chiosco di fiori'».
Poi forse rendendosi conto della possibilità di aver offeso qualcuno con queste parole, Williams ha aggiustato un po' il tiro: «Non che lavorare per mia mamma al negozio di fiori sia una prospettiva terribile, ma la mia vita adesso è migliore».
