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3 step da seguire per creare la landing page perfetta

Ecco cosa fare per accogliere al meglio i tuoi potenziali clienti, a un passo dal contatto o dall’acquisto
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3 step da seguire per creare la landing page perfetta

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Ecco cosa fare per accogliere al meglio i tuoi potenziali clienti, a un passo dal contatto o dall’acquisto

Non è una home page, non è la pagina contatti, non si trova alla voce “chi siamo”: la landing page è una pagina di atterraggio, nel senso letterale della traduzione dall’inglese. È bene, infatti, non rischiare di scambiarla con delle pagine di un sito web, che hanno obiettivi specifici e statici, determinati nel momento della sua creazione.

Quando scegliamo di utilizzare una landing page, essa viene creata appositamente, come parte di una strategia formulata in un momento e con uno scopo precisi, che può prescindere, dinamicamente, da quelli delle pagine del sito web esistente, o addirittura dalla sua esistenza. Tale raison d’être può spaziare dalla raccolta degli indirizzi e-mail degli utenti, alla registrazione/abbonamento a una newsletter, alla vendita diretta di prodotti e servizi via web: gli obiettivi possono essere i più disparati, quindi, ma è fondamentale che su di essi si basi la costruzione della pagina di atterraggio.

Una landing page, quindi, è tale se concepita per essere efficace nel loro raggiungimento: l’esperienza dell’utente deve prevedere che compiano un percorso ben strutturato e gradevole verso il traguardo sperato. Per questo, parliamo di dinamicità: con una landing page possiamo venire incontro, con relativa semplicità, a esigenze - anche momentanee - di singole nicchie del nostro mercato potenziale, creando una piattaforma di conversione personalizzata per ogni utente e per ogni occasione.

Una landing page può variare nei contenuti, ma presenta solitamente una serie di elementi di base che ne compongono la struttura:

    • un titolo, cioè una headline che attiri l’attenzione, poiché sarà la prima parte di testo che gli utenti vedranno “atterrando” sulla pagina. Solitamente, oltre a essere incisivo, il titolo deve riassumere anche ciò che stiamo offrendo;
    • un’offerta, cioè lo sviluppo della proposta che stiamo facendo al visitatore mediante la pagina. In altre parole, la ragione per cui dovrebbe sceglierci per i suoi acquisti, o scaricare il materiale che gli mettiamo a disposizione, o ancora lasciarci i suoi contatti. Che cosa gli stiamo dando in cambio? Cosa lo convince a terminare la procedura? Sono tutti aspetti da mettere in evidenza in questa parte;
    • una call-to-action, ovvero un imperativo a compiere una determinata azione. In questi casi, potrà essere un invito a compilare un modulo di contatto, a iscriversi a una newsletter, a cliccare su un link. Spesso, la call-to-action è presentata nella forma di un pulsante, o comunque ben messa in evidenza rispetto al testo.

Entriamo ulteriormente nel merito, e vediamo quali accorgimenti non possono assolutamente mancare nella nostra landing page, affinché essa sia intuitiva ed efficiente.

 

    • 1) Individuare il pubblico e gli obiettivi

Abbiamo già parlato di quanto sia importante porsi obiettivi precisi prima del concepimento di una strategia di marketing. Ecco: la landing page è la quintessenza di questo mantra: non si tratta semplicemente un canale istituzionale e informativo, ma dell’ultimo passo tra l’utente e lo scopo finale della comunicazione. Per questo, più siamo precisi, determinati e disponibili a fare A/B test, maggiori saranno le possibilità di portare a termine quello che ci siamo prefissi.

Lo stesso concetto vale per il pubblico a cui scegliamo di rivolgerci. Quando realizziamo una landing page, dobbiamo essere sicuri di conoscere a menadito le persone con cui stiamo parlando. Esaminiamo la clientela che già abbiamo, valutiamo le nostre priorità, e creiamo delle buyer personas per poterci confrontare con profili e identikit il più concreti possibile: il linguaggio, il tono da utilizzare risulteranno più specifici ed efficaci.

 

    • 2) Essere coerenti, chiari, organizzati

A nulla varrà quanto abbiamo detto, se la nostra proposta non sarà di immediata comprensione per tutta la nostra audience. Una landing page non ha ragione - né tempo - di rischiare di essere complessa. È estremamente importante, quindi, curare in tal senso sia la veste grafica che il testo, ed essere coerenti con le parole e il layout utilizzato negli annunci pubblicitari che la precedono. Dal punto di vista visivo, una landing page dovrebbe essere quanto più possibile leggibile, contemplando molto respiro tra testo e immagini, e risultare intuitiva e ben organizzata. Lo stesso varrà per i copy: evitiamo inutili giri di parole, o rischieremo di perdere l’attenzione degli utenti; cerchiamo di essere esaurienti, ma senza aggiungere informazioni o stimoli grafici che potrebbero confondere o distrarre chi ci sta leggendo. Abbiamo un’offerta da proporre? Proponiamola!

 

    • 3) Prestare attenzione ai dettagli: GDPR, thank you page e confirmation page

Fissato quanto raccolto nei primi due punti, evitiamo di scivolare sui dettagli. Ci sono in particolare due aspetti che consigliamo di approfondire, per procedere con più sicurezza e tranquillità al lancio di una nuova landing page.

Innanzitutto, se ci rivolgiamo ai nostri utenti per richiedere dei dati, è bene assicurare loro che verranno trattati in ossequio alle direttive GDPR, il regolamento su raccolta e protezione delle informazioni online stabilito dalla Commissione Europea, a cui moltissimi paesi Extra UE, tra cui la stessa Svizzera, devono - fino a nuovo aggiornamento della LPD - accondiscendere, se le landing page elvetiche acquisiscono dati di cittadini comunitari. Il rispetto di tali normative sarà, quindi, non solo doveroso, ma anche dimostrazione di organizzazione e trasparenza, e contribuiranno a costruire la fiducia dei potenziali clienti nei nostri confronti.

Se lo scopo che la pagina di atterraggio si prefigge viene raggiunto e quindi il visitatore ha, ad esempio, compilato e inviato un modulo contatti, questi deve esprimere esplicitamente l’autorizzazione a ogni possibile variante di utilizzo dei suoi dati. Condotto, poi, alla cosiddetta confirmation page, deve confermare nuovamente - con il cosiddetto double opt-in, inviato via e-mail - di voler davvero concedere le proprie informazioni personali, in cambio di un servizio o un’opportunità di acquisto/vantaggio. Una pagina di saluto da personalizzare - la thank you page - lo ringrazia, successivamente, della propria scelta, dando conferma che l’invio dei dati è andato a buon fine, rispiegando che può essere richiesto di eliminarli in ogni momento, e inviando quanto pattuito o la sua ricevuta.

 

Se hai/lavori per un’azienda o sei un professionista, e vuoi raccogliere contatti di potenziali clienti cui fare preventivi, o aumentare le tue vendite dirette online, quello che abbiamo scritto potrebbe già averti ispirato delle azioni concrete da compiere. Se vuoi ricevere ulteriore assistenza, contattaci per una consulenza gratuita, saremo a tua disposizione per comprendere i tuoi obiettivi, studiare il tuo mercato e fornirti un nostro parere esperto sulla strategia e le landing page da implementare per far crescere il tuo business.

 

Articolo a cura di Linkfloyd Sagl, agenzia di marketing e comunicazione in Ticino.


Questo articolo è stato realizzato da Linkfloyd Sagl, non fa parte del contenuto redazionale.

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