Oltre alla leader dei Verdi aperto un nuovo fronte d'indagine anche sui presunti contatti di Trump con i russi e i presunti incontri con prostitute a Mosca
WASHINGTON - La commissione intelligence del Senato ha aperto altri due fronti d'indagine nell'ambito del Russiagate.
Uno mira ad accertare se la campagna presidenziale di Jill Stein, candidata dei verdi, abbia avuto potenziali collusioni con i russi. L'altra mette nel mirino le notizie secondo cui il partito democratico e la campagna dell'ex candidata alla Casa Bianca Hillary Clinton avrebbero pagato per una ricerca che incluse il dossier sui presunti contatti di Trump con i russi e sui suoi presunti incontri con prostitute a Mosca. Lo rende noto il senatore repubblicano Richard Burr al Wp.
Nel 2015 Stein partecipò ad una cena a Mosca in occasione del 10 anni della tv filo Cremlino Russia Today, sedendo allo stesso tavolo del presidente russo Vladimir Putin e di Michael Flynn, poi diventato consigliere per la sicurezza nazionale del presidente americano Donald Trump prima di essere stato costretto a dimettersi per i suoi rapporti con l'ambasciatore russo a Washington. Stein ha già difeso la trasparenza e l'integrità' della sua campagna.