Ratificata la nomina di Matteo Salvini quale nuovo segretario della Lega Nord. La Padania torna al centro dei discorsi
TORINO - "Non ci fermiamo fino all'indipendenza". Sono le prime parole pronunciate dal palco del Lingotto di Torino dal neo segretario della Lega nord, Matteo Salvini. Il congresso si è appena concluso, dopo che per alzata di mano i delegati hanno ratificato la vittoria di Salvini alle primarie della scorsa settimana, con le note del "Va pensiero".
"La Padania è pronta a disubbidire - ha aggiunto Salvini - abbiamo migliaia di sezioni pronte ad essere centri di lotta e di controinformazione. Siamo pronti a rischiare ma non come certa gentaglia con il volto coperto. Siamo pronti a disubbidire".
I dubbi di Bossi - "Per sposarsi, come per separarsi, bisogna essere in due e io dubito che ci lasceranno uscire facilmente dall'euro". Sono "i dubbi" espressi dal presidente della Lega Nord, Umberto Bossi, sul documento presentato al congresso federale da Matteo Salvini, che prevede tra l'altro l'uscita dell'Italia dall'euro.
"L'euro è un male per le nostre imprese - ha detto Bossi - ma l'uscita sarà tutt'altro che pacifica, perché un conto è la propaganda, un altro la realtà".
A Bossi ha replicato lo stesso Salvini, escludendo che le affermazioni del Senatur siano il sintomo di divisioni interne alla Lega. "Bossi ha solo detto che è difficile - ha sostenuto il neosegretario del Carroccio - ma la Lega è nata sul sogno dell'indipendenza, non una passeggiata, e per le battaglie difficili".
Ats Ans