Il patriarca latino di Gerusalemme, mons. Fouad Twal, la più alta autorità cattolica in Terra Santa, è arrivato nel primo pomeriggio a Betlemme, scortato da bande musicali di scout. La processione dà inizio, per tradizione, alla grande festa popolare natalizia in piazza della Mangiatoia, in attesa della messa della Mezzanotte, celebrata dal patriarca nella Basilica della Natività, alla presenza della maggiori autorità palestinesi, dal presidente Abu Mazen al primo ministro Salam Fayyad, e del ministro degli Esteri giordano, Nasser Jawdeh.
Per Betlemme è l'avvenimento più importante dell'anno. Tra i 10 e i 15 mila pellegrini sono presenti, secondo stime del presidente della camera di commercio locale, Samir Hazboun, e quasi tutte le 3700 stanze di albergo offerte dalla cittadina palestinese sono occupate. "Questo Natale è veramente speciale perché l'Onu ci ha dato lo statuto di Stato. Agli occhi del mondo siamo ormai uno Stato", si rallegra Taghreed Rishmawi, studentessa di 20 anni.
Per i Palestinesi è stata una vittoria storica anche l'iscrizione della Chiesa della Natività e del percorso del pellegrino a Betlemme nel Patrimonio dell'Unesco, nonostante l'opposizione di Israele e degli Stati Uniti. Nel suo tradizionale messaggio di Natale, mons. Twal si è felicitato per il voto delle Nazioni Unite, definendolo un "passo verso la pace e la stabilizzazione della regione".