"Hanno abbassato gli stipendi, aumentato le tasse, siamo tornati indietro di 20 o 30 anni", ha denunciato Roberto Saldana, pompiere di 44 anni, giunto a Madrid da Huelva, in Andalusia, insieme ad altri suoi colleghi. "Le persone mandate in pensione non vengono rimpiazzate", ha raccontato Saldana.
In campo anche i dipendenti della sanità che lamentano i numerosi tagli al settore, ma anche operatori dell'audiovisivo, insegnanti, alunni, funzionari, pensionati e tante famiglie con figli, tutti uniti nel denunciare il peso sociale causato dalle rigide misure del governo di Mariano Rajoy.
In molti portano con sè le bandiere delle loro regioni, dalla Catalogna all'Andalusia, ma anche i vessilli dei due grandi sindacati. "Vogliamo dire a voce alta al governo che non siamo d'accordo con loro, che la loro politica ha fatto troppi tagli e che non ci rassegneremo", ha dichiarato il segretario generale della Ccoo, Ignacio Toxo, mentre il leader della Ugt, Candido Mendez, ha affermato che la giornata odierna segna l'inizio di una "lunga" battaglia contro l'austerità. Secondo le autorità 65 mila persone hanno marciato per la capitale, mentre i confederali non hanno fornito alcuna stima.