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GUERRA IN UCRAINAIl piano segreto di Trump, «Kiev ceda terreno alla Russia»

07.04.24 - 17:51
Lo rivelano fonti del Washington Post. Intanto si discute della prossima offensiva russa.
Afp
Il 6 aprile 2024, a Palm Beach, in Florida, Donald Trump, con l'ex first lady Melania, arriva a casa dell'investitore miliardario John Paulson. La campagna elettorale di Donald Trump prevede di raccogliere più di 40 milioni di dollari.
Il 6 aprile 2024, a Palm Beach, in Florida, Donald Trump, con l'ex first lady Melania, arriva a casa dell'investitore miliardario John Paulson. La campagna elettorale di Donald Trump prevede di raccogliere più di 40 milioni di dollari.
Fonte ats ans
Il piano segreto di Trump, «Kiev ceda terreno alla Russia»
Lo rivelano fonti del Washington Post. Intanto si discute della prossima offensiva russa.

KIEV / NEW YORK - Premere su Kiev affinché ceda la Crimea e la regione di confine del Donbass alla Russia.
È questo il piano segreto di Donald Trump per mettere fine alla guerra fra Ucraina e Russia. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali l'ex presidente ritiene che sia la Russia sia l'Ucraina «vogliono salvare la faccia e avere una via di uscita». Trump è convinto anche che per alcune aree dell'Ucraina andrebbe bene essere parte della Russia.

Una simile eventualità, sottolinea sempre il Washington Post, di fatto andrebbe a cancellare la linea di Joe Biden, sostenitore degli aiuti militari a Kiev. Trump, dal canto suo, si dice da tempo sicuro della possibilità di poter negoziare la pace tra Russia e Ucraina nel giro di sole 24 ore e già prima di assumere l'incarico di Presidente.

La nuova offensiva - Kiev nel frattempo si aspetta un'altra offensiva russa per la fine di maggio: lo ha detto il capo dell'intelligence militare ucraina (Gur), Kyrylo Budanov, in un'intervista esclusiva all'emittente tedesca Ard, aggiungendo che la situazione al fronte è «difficile, ma sotto controllo».

«Si spingeranno un po' più vicino a Chaziv Yar. Si muoveranno nella direzione strategica di Pokrovsk", che si trova a circa 70 chilometri a nord-ovest di Donetsk, nell'Ucraina orientale, ha precisato. Budanov non si aspetta grandi cambiamenti sul fronte finché non inizierà l'offensiva russa. «La situazione è abbastanza difficile, ma è sotto controllo», assicura.

Attualmente l'Ucraina ha urgentemente bisogno di «quantità aggiuntive di sistemi di artiglieria, quantità aggiuntive di munizioni», sottolinea Budanov, aggiungendo che gli attesi proiettili di artiglieria - legati all'iniziativa della Repubblica Ceca appoggiata da diversi Paesi Ue, tra cui la Germania - non sono ancora arrivati.

Senza un sostegno duraturo, le cose saranno «catastroficamente difficili» per l'Ucraina, aggiunge, confidando nel fatto che l'Ue compenserà la mancanza di aiuti statunitensi.

Il direttore del Gur ribadisce inoltre le speranze di Kiev per la consegna dei missili da crociera Taurus dalla Germania, commentando che questo «ci renderebbe sicuramente la vita più facile», poiché «per colpire i centri di comando, per colpire alcuni obiettivi molto importanti, è un'arma eccellente».

Sulla stessa linea il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «È necessario dire al Congresso americano che se non aiuta l'Ucraina, l'Ucraina perderà la guerra», lo ha detto durante una riunione video della piattaforma di raccolta fondi United24 organizzata da Kiev.

Attacchi chimici - Infine si apprende che le truppe russe starebbero conducendo una campagna sistematica di attacchi chimici illegali contro i soldati ucraini: è quanto emerge da un'inchiesta del quotidiano britannico The Telegraph.

Alcuni comandanti hanno riferito di essere stati oggetto di attacchi regolari da parte di piccoli droni che lanciavano gas lacrimogeni e altre sostanze chimiche (note come CS), il cui uso è vietato in tempo di guerra dalla Convenzione sulle armi chimiche. Mosca è stata accusata di aver utilizzato armi chimiche in un attacco con droni al porto di Mariupol nelle prime fasi della sua invasione nel febbraio 2022.

Slava, un tenente anziano la cui unità è schierata vicino a Lyman, nella regione orientale di Donetsk, ha affermato che alcune unità ucraine nella sua zona sono state oggetto di attacchi con gas «quasi quotidiani».

Anche Igor, il comandante di una squadra di ricognizione ucraina schierata vicino alla città in prima linea di Chasiv Yar (sempre nel Donetsk), ha detto al Telegraph: «Quasi ogni posizione nella nostra zona del fronte riceveva una o due granate a gas al giorno».

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