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INDIALa polizia sta facendo fatica a recuperare il corpo del missionario ucciso dagli indigeni

25.11.18 - 14:34
Il 27enne era entrato in contatto con la tribù isolata dei sentinelesi, venendo trafitto dalle loro frecce. Anche gli agenti hanno rischiato di fare la stessa fine
La polizia sta facendo fatica a recuperare il corpo del missionario ucciso dagli indigeni
Il 27enne era entrato in contatto con la tribù isolata dei sentinelesi, venendo trafitto dalle loro frecce. Anche gli agenti hanno rischiato di fare la stessa fine

PORT BLAIR - Un nervoso faccia a faccia a distanza, durante il quale gli interlocutori tribali hanno estratto gli archi minacciando di tirare sulla loro barca.

Non è iniziato nel migliore dei modi il tentativo di avvicinamento di questo sabato da parte degli agenti che volevano recuperare il corpo del turista e missionario americano 27enne ucciso il 17 novembre scorso dalla tribù isolata dei sentinelesi.

La comunità protetta, che vive in condizioni pre-neolitiche sull'isola indiana di North Sentinel nelle Andamane del Golfo del Bengala, avrebbe seppellito la salma del giovane sulla spiaggia. 

I sentinelesi, spiega l'Hindustan Times, attaccano a vista chiunque invada il loro territorio. «Stiamo valutando il miglior modo per agire assieme agli antropologi», ha spiegato il capo della polizia locale puntualizzando che - malgrado si tratti di un caso di omicidio - la tribù non verrà perseguita legalmente.

A finire in carcere, anzi, sono state altre sei persone complici di aver portato l'americano John Allen Chau sull'atollo. L'uomo si era avvicinato agli indigeni con parole di fede, dopo di che era stato ucciso dalle loro frecce.

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