L'ex presidente è accusato di tentata ostruzione delle indagini
RIO DE JANEIRO - Primo interrogatorio di Luiz Inacio Lula da Silva in qualità di imputato nell'inchiesta Lava Jato sui fondi neri Petrobras: l'ex presidente della Repubblica deporrà in mattinata presso la giustizia federale di Brasilia nel processo in cui è accusato di tentata ostruzione delle indagini.
In attesa dell'arrivo di Lula, la sicurezza è stata rafforzata davanti alla sede del tribunale di Brasilia, con strade bloccate e deviazioni del traffico automobilistico.
Lula è stato rinviato a giudizio lo scorso luglio insieme ad altre sei persone (politici, imprenditori e banchieri), fra i quali l'ex numero uno di Btg, André Esteves. Tutti sono accusati di aver cercato di comprare il silenzio dell'ex direttore del colosso petrolifero statale, Nestor Cerverò, che nel frattempo è divenuto collaboratore di giustizia.
L'interrogatorio era stato fissato per il 17 febbraio, ma è stato successivamente rinviato a oggi in seguito alla morte della moglie di Lula, Marisa Leticia, avvenuta il 3 febbraio.
Il prossimo interrogatorio dell'ex presidente-operaio (Lula è stato rinviato a giudizio cinque volte nell'ambito della Lava Jato) è atteso per il 3 maggio davanti al giudice federale di Curitiba, Sergio Moro, considerato il simbolo dell'indagine, che il 17 marzo completerà 3 anni dal suo avvio.
«Da 3 anni vittima di un massacro» - «Da circa tre anni sono vittima di un massacro»: lo ha detto l'ex presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, nel corso del suo primo interrogatorio da imputato nell'inchiesta Lava Jato sui fondi neri Petrobras.
«Ogni giorno, a colazione, pranzo e cena, appare qualcuno insinuando: 'Quel pentito deporrà davanti ai giudici e denuncerà Lula'», ha affermato l'ex capo di Stato.