La maggior parte delle morti di minori avviene tra le pareti di casa, a causa di armi legalmente possedute
WASHINGTON - Tra i bambini americani vittime accidentali di armi da fuoco presenti nelle loro case, quelli che muoiono più spesso sono i piccoli di tre anni. Un'età in cui tante volte non sono nemmeno in grado di dire la parola pistola, ma in cui i bimbi sono più curiosi e pronti a toccare gli oggetti 'proibiti'.
È quanto ha scoperto una ricerca condotta da 'Usa Today' e dalla Ap: tra gli oltre 30mila morti per colpi d'arma da fuoco l'anno negli Usa - secondo i dati ufficiali - il numero di minorenni che muore per colpi partiti accidentalmente sono 320.
Ma la cosa che non emerge dalle cifre federali - spiega il nuovo studio - è che la maggior parte di queste morti di minori avviene tra le pareti di casa, a causa di armi legalmente possedute. Non solo: gli sparatori e al tempo stesso le vittime più frequenti sono i bimbi di 3 anni di età.
Altra sorpresa emersa dall'indagine è la distribuzione geografica del tragico fenomeno: le morti accidentali per colpi d'arma da fuoco non avvengono per la maggior parte nelle grandi città Usa, come ritenuto sinora, ma negli Stati del profondo Sud.