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Traghetto in fiamme, tutti evacuati. Renzi: "Abbiamo evitato un'ecatombe"

ITALIATraghetto in fiamme, tutti evacuati. Renzi: "Abbiamo evitato un'ecatombe"

29.12.14 - 13:50
La moglie della prima vittima: "Siamo stati in acqua quattro ore"
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Traghetto in fiamme, tutti evacuati. Renzi: "Abbiamo evitato un'ecatombe"
La moglie della prima vittima: "Siamo stati in acqua quattro ore"

ROMA - È giunta finalmente a conclusione l'operazione che ha permesso l'evacuazione di tutti i passeggeri del traghetto Norman Atlantic. ad annunciarlo è la Guardia Costiera italiana su Twitter. Rimasti a bordo sono solo i 9 membri dell'equipaggio per ispezionare la nave.

La Marina Militare ha confermato pure il recupero dei corpi di 5 vittime nell'incendio del traghetto Norman Atlantic al largo delle coste albanesi. I corpi sono stati recuperati "uno ieri e quattro oggi".

Il premier Renzi ha sottolineato: "Abbiamo evitato un’ecatombe", e ha fatto i complimenti ai soccorritori, "Un intervento così ricco di passione, dedizione e tenacia ha consentito di evitare il peggio - ha aggiunto Renzi -. A loro va la mia gratitudine a nome di tutti gli italiani. Il lavoro dei nostri connazionali ci render orgogliosi del tricolore e della nostra comune appartenenza".

"Siamo stati 4 ore in acqua" - Ieri sera, intanto, a Brindisi è arrivata la salma del primo cadavere recuperato, quello presunto di un uomo greco di 62 anni, Gheorgiou Douli, morto mentre cercava di lasciare la nave in fiamme e la cui moglie è riuscita a mettersi in salvo. "Io e mio marito siamo stati più di 4 ore in acqua: ho tentato di salvarlo ma non ci sono riuscita, lui mi diceva 'Moriamo, stiamo morendo'", ha raccontato la donna al Corriere della Sera.

Teodora Douli, 56 anni, greca, si trova ora in ospedale a Galatina, dove i medici si stanno prendendo cura di lei. "Ho visto un’altra persona morta, il cadavere era accanto a mio marito, aveva addosso una ciambella di salvataggio ma si vedeva che era privo di vita", ha raccontato.

Nell'obitorio di Brindisi, però, dai primi accertamenti sul cadavere si apprende che i documenti trovati addosso alla salma non corrispondono a Gheorgiou Douli. A sciogliere i dubbi sarà il figlio della vittima giunto dalla Grecia per riconoscere il corpo del padre.

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