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ITALIAMilano, una città in cui bisogna guardarsi le spalle?

08.08.22 - 06:30
Problemi di sicurezza nel capoluogo lombardo? Parola all'assessore Marco Granelli
Depositphotos (archivio)
Milano, una città in cui bisogna guardarsi le spalle?
Problemi di sicurezza nel capoluogo lombardo? Parola all'assessore Marco Granelli

MILANO - Ha fatto molto discutere un video di un crudele pestaggio di un giovane davanti alla stazione centrale di Milano. Così come il botta e risposta a colpi di post sui social tra l’influencer Chiara Ferragni e il sindaco di Milano Beppe Sala sulla situazione della sicurezza in città. Ma davvero Milano è una città insicura in cui bisogna sempre guardarsi le spalle da scippatori, ladri e stupratori?

A giudicare dalle statistiche no, anche se desta preoccupazione l’aumento della violenza giovanile. I dati della Prefettura di Milano, riportati sul Corriere della Sera, infatti, indicano che negli ultimi 10 anni vi è stato un progressivo calo di quasi un terzo di tutti i reati. Nel solo triennio 2018-2021 quelli denunciati sono calati del 15%. Se nel 2018 i furti erano stati 89,773, nel 2021 quelli registrati non arrivavano a 64.000. E lo stesso vale per le violenze sessuali diminuite da 316 a 285 in tre anni e per i furti con strappo. In leggero aumento solo le rapine.

«Non c’è mai stata nessuna sottovalutazione del problema sicurezza, lo dico con grande sincerità», ha dichiarato il sindaco di Milano Beppe Sala. «Sappiamo benissimo che c’è da lavorare molto e che la sensibilità dei cittadini è ed è sempre stata alta. E sappiamo anche che la percezione di sicurezza può contare di più del fatto che i reati siano oggettivamente calati. Le soluzioni vanno trovate, ma serve anche senso di responsabilità collettiva, nessuno deve pensare che può permettersi di fare quello che vuole e credere che le istituzioni e le forze dell’ordine debbano continuamente inseguire».

Intanto il Comune di Milano – come spiega in una nota a tio.ch - ha deciso di potenziare la videosorveglianza di fronte alla stazione Centrale collocando 100 telecamere digitali di ultima generazione, anche ultimando la sostituzione di quelle analogiche già presenti, affiancando la tecnologia ai controlli effettuati regolarmente qui da tutte le forze dell'ordine.

Ma non solo: a breve arriveranno 500 nuovi agenti per il pattugliamento delle strade della città. «Dal Governo uscente sono quasi tutti arrivati Milano i 250 agenti di Polizia e Carabinieri promessi e il Comune ha già assunto 90 nuovi vigili. Altri 120 arriveranno a novembre con l’obiettivo di avere, a breve, 500 agenti in più nelle strade dei nostri quartieri, di giorno, di notte, nei giorni di festa dove c’è aggregazione e dove avvengono risse, aggressioni, furti», spiega a tio.ch Marco Granelli, assessore alla sicurezza del comune di Milano. Che aggiunge: «Sulla sicurezza non bisogna mai abbassare la guardia. Vi è però un’eccezione che è giusto non nascondere ai cittadini e che a noi amministratori di Milano desta preoccupazione: crescono i reati di strada, gli scippi, le rapine e le aggressioni, e anche lo spaccio di stupefacenti. Le cause sono tante, e qui le semplifico, la diffusione della povertà, i lunghi mesi della pandemia, l’attrattiva di Milano. Non sono numeri da emergenza ma sono un campanello d’allarme al quale stiamo rispondendo insieme a tutte le forze dell’ordine».

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