È in corso un'offensiva social a seguito dei raid americani in Iraq
WASHINGTON/TEHERAN - In attesa della probabile rappresaglia di Teheran alla uccisione del generale Qassem Soleimani è intanto partita una vasta offensiva iraniana contro la Casa Bianca sui social media, da Twitter a Instagram, con minacce di morte, immagini del presidente Donald Trump con la testa mozzata e casse da morto chiuse.
Lo riporta il New York Times, che cita i dati dell'Atlantic Council's Digital Forensic Research Lab secondo cui sotto l'hashtag #OperationHardRevenge nelle ultime ore vengono postati contenuti anti-americani e pro-Iran a un ritmo di tremila tweet ogni 45 minuti.
Non è chiaro se l'ondata di post anti-Usa sia il frutto di reali account o di un'invasione di spam organizzata da organizzazioni statali iraniane.