Agli imputati sono contestati i reati di falso, favoreggiamento e calunnia
ROMA - La giustizia italiana ha formalmente rinviato a giudizio otto carabinieri coinvolti nel depistaggio relativo alla morte di Stefano Cucchi, il geometra deceduto nel 2009 a seguito di un pestaggio condotto da militi dell'arma.
Come riporta il Corriere della Sera, agli imputati sono contestati i reati di falso, favoreggiamento e calunnia. Si tratta di un generale (Alessandro Casarsa), tre colonnelli (Francesco Cavallo, Luciano Soligo e Lorenzo Sabatino), un capitano (Tiziano Testarmata) e tre carabinieri (Massimiliano Colombo Labriola, Francesco Di Sano e Luca De Cianni).
A Roma si sta svolgendo il processo bis per la morte del 30enne, per la quale sono imputati i tre militi Raffaele D’Alessandro, Alessio Di Bernardo e Francesco Tedesco.