L'ex governatore di Rio de Janeiro ha ammesso di aver intascato tangenti e di averle passate anche al suo successore
BRASILIA - L'ex governatore di Rio de Janeiro, Sergio Cabral, condannato a 198 anni di carcere per corruzione, ha ammesso per la prima volta di aver intascato tangenti, durante la sua carriera politica, per «attaccamento al potere»: «il denaro è un vizio», ha aggiunto Cabral parlando davanti ai giudici della 7/a Sezione penale federale, secondo quanto riferisce il sito G1.
Cabral - uno dei tanti nomi eccellenti a finire nel mirino dell'inchiesta 'Lava Jato' sui fondi neri Petrobras - ha rivelato di aver passato personalmente mazzette anche al suo successore al governo di Rio, Luiz Fernando Pezao, nel frattempo finito in manette lo scorso novembre.