500mila canadesi non possono nemmeno entrare negli Stati Uniti per i loro precedenti. Le condanne saranno cancellate
OTTAWA - Da oggi consumare marijuana non è più illegale in Canada e il governo può finalmente cominciare a dare una risposta alla domanda relativa al destino di tutti coloro che, virtualmente fino a ieri, sono stati condannati per il possesso di questa sostanza: almeno 500mila canadesi che, con quell’“onta” registrata sul casellario giudiziale, non possono nemmeno fare una gita nei vicini Stati Uniti.
Fino a ieri, l’esecutivo federale era stato elusivo sull’eventualità di un’amnistia per queste persone. Ora che la cannabis è diventata legale, però, per loro sembra aprirsi all’orizzonte l’atteso spiraglio di speranza. Secondo fonti governative citate dal Globe and Mail, infatti, chiunque sia stato condannato per il possesso di meno di 30 gr di marijuana (la quantità ora consentita) potrà fare richiesta di perdono e vedersi cancellare il precedente dalla fedina penale. Si esclude, per il momento, un’amnistia generalizzata per tutti i condannati. Maggiori dettagli sul provvedimento dovrebbero arrivare in giornata.
Dovranno tenersi le proprie condanne, invece, coloro che sono stati riconosciuti colpevoli di reati come lo spaccio o il possesso di grandi quantità di cannabis. Simili fattispecie rimangono infatti punibili.