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VENEZUELAAlta tensione in Venezuela per le riforme "rosso sangue" di Maduro

23.08.18 - 08:43
Alla base dello scontento la nuova politica economica, l'opposizione sabato in piazza. Il presidente: «Arresteremo chi specula»
Alta tensione in Venezuela per le riforme "rosso sangue" di Maduro
Alla base dello scontento la nuova politica economica, l'opposizione sabato in piazza. Il presidente: «Arresteremo chi specula»

CARACAS - L'opposizione venezuelana ha rivolto un appello alla popolazione a scendere in piazza sabato prossimo per respingere «la stangata rossa di sangue», ossia le misure monetarie ed economiche introdotte dal presidente Nicolás Maduro.

Al riguardo Alfredo Ramos, dirigente del partito Causa R, ha avanzato la proposta di fronte ad annunci economici che ha definito di «truffa» da parte di Maduro il quale «pretende di far credere che risolveremo i problemi esistenti con misure impositive e con l'aumento del prezzo della benzina, che genereranno altra iperinflazione».

Secondo l'opposizione l'introduzione del 'bolívar sovrano' al posto del 'bolívar forte' lunedì scorso ha prodotto «ira e frustrazione» nei cittadini per «i prezzi esorbitanti» dei beni di prima necessità.

A questo proposito il governo ha pubblicato la lista dei «prezzi concordati» con «33 fra i più grandi gruppi agroindustriali» del Paese, riguardanti 25 prodotti del 'paniere di base', al fine di evitare manovre speculative. Fra questi prodotti figurano, fra gli altri, farina precotta di mais, caffè, zucchero, latte pastorizzato, carne, pollo, burro e carote.

Questa ed altre misure, come l'aumento del salario minimo del 3'500% a partire dall'1 settembre, prezzi più alti (anche se temporaneamente sovvenzionati) per i detentori della 'Tessera della Patria') per la benzina, e un'Iva passata dal 12 al 16%, fanno parte del Programma di ripresa economica voluto da Maduro che si basa sulla criptomoneta Petro legata al barile di petrolio e che vale 3'600 'bolívar sovrani'.

Nel suo appello Ramos ha anche chiesto a tutti i sindacati di organizzare comitato pro-sciopero in ogni Stato per avanzare verso uno sciopero nazionale in modo da materializzare il cambiamento politico che il Paese reclama.

Maduro: «Arresteremo i commercianti speculatori» - Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha minacciato ieri sera imprenditori e commercianti di "farli arrestare" se non rispetteranno i prezzi concordati nell'ambito del Programma di ripresa e crescita economica avviato lunedì.

In un intervento radio-televisivo a reti unificate, Maduro ha ricordato che «abbiamo preso accordi per il prezzo di 25 prodotti, e questi prezzi il popolo deve farli rispettare. Vi chiedo - ha aggiunto rivolgendosi ai venezuelani - di segnalarmi chi viola gli accordi e faremo intervenire il Sebin (agenti dei servizi di intelligence) per arrestarlo».

Il capo dello Stato ha quindi fatto l'esempio del gerente di un supermercato di Caracas sottolineando che si trattava di un «reato di speculazione».

«I prezzi erano stati aumentati del 200% - ha assicurato - e gli abitanti di Caurimare lo hanno denunciato e subito sono arrivati gli agenti del Dipartimento di difesa del consumatore (Sundde) che si sono portati via il responsabile della violazione della legge con le manette ai polsi». Inoltre, ha affermato ancora, avevano detto che«"i frigoriferi della macelleria erano vuoti, ma quando il Sundde è entrato, i depositi erano pieni di carne».

Concludendo, Maduro ha sentenziato che «siamo al contrattacco contro speculatori, ladri e Dolar Today (il portale consultato per sapere il valore quotidiano del biglietto verde) ed abbiamo scoperto la formula perfetta della rivoluzione economica e siamo determinati a portarla avanti».

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