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Pechino chiede alle compagnie aeree che il vicino Stato non sia definito come autonomo. Washington è perplessa
PECHINO - La Cina respinge le critiche della Casa Bianca che aveva definito come una «assurdità orwelliana» la richiesta fatta da Pechino a 36 compagnie aeree di non menzionare Taiwan come Paese autonomo, in base al rispetto della sovranità nazionale cinese.
Il ministero degli Esteri di Pechino ha obiettato che «ogni cosa gli Usa dicano non cambierà il fatto oggettivo che c'è una sola Cina nel mondo e che Hong Kong, Macao e Taiwan sono regioni inalienabili parte del territorio cinese». Le società straniere attive in Cina «dovrebbero rispettarne sovranità e integrità territoriale», rispettando leggi e sentimento nazionale del suo popolo, ha detto il portavoce Geng Shuang in una nota.
Sabato, la Casa Bianca ha condannato le interferenze cinesi sui vettori aerei americani e su come dovrebbero citare Taiwan, Hong Kong e Macao, osservando che la pratica è di una «assurdità orwelliana».
