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A comunicare il dato dell'ultimo anno è il governo birmano
NAYPYIDAW - Almeno 163 persone sono state uccise da miliziani musulmani rohingya nello stato birmano di Rakhine nell'ultimo anno e altre 91 sono tuttora disperse. Lo ha annunciato il governo birmano sulla pagina Facebook della Commissione per l'informazione.
I dati governativi parlano di almeno 45 induisti uccisi, i cui corpi sono stati ritrovati in tre fosse comuni nei giorni scorsi. Dallo scorso ottobre a un mese fa, il totale delle vittime ammonta a 79 con 37 dispersi, mentre dallo scorso 25 agosto - quando militanti armati dell'Esercito di salvezza dei Rohingya dell'Arakan (Arsa) hanno attaccato almeno 30 posti di blocco della polizia - altre 84 persone sono state uccise e 54 mancano ancora all'appello.
Nell'ultimo mese, l'offensiva dell'esercito birmano per contrastare quelli che il governo definisce «terroristi» ha costretto almeno 420 mila rohingya a fuggire in Bangladesh. Le autorità criticano la copertura mediatica internazionale della crisi e le stesse Nazioni Unite, che hanno definito la campagna "un chiaro esempio di pulizia etnica".
In un impeto di nazionalismo evidente sui social media, la popolazione birmana appare compatta nel sostegno al governo, che considera i Rohingya immigrati bengalesi clandestini.
