Si registra una crescita di 'turismofobia' nella aree che accolgono il maggior numero di visitatori 'low cost'
BARCELLONA - Si allarga il movimento della sinistra indipendentista radicale nato in Catalogna che ha lanciato una 'campagna d'estate' contro gli eccessi del turismo, con scritte ostili e piccoli sabotaggi in particolare a Barcellona.
Un fenomeno analogo, scrive El Mundo, si registra ora nei Paesi Baschi, in particolare a San Sebastian, protagonisti i giovani della sinistra abertzale di Ernai, vicini al partito indipendentista Sortu. La protesta dei giovani dell'ultra sinistra basca e catalana si inserisce in un più ampio movimento di rigetto degli eccessi del turismo di massa che ha visto gli abitanti di Barceloneta, il quartiere della spiaggia di Barcellona, scendere in piazza.
Diversi quotidiani spagnoli parlano di una crescita di una 'turismofobia' nella aree che accolgono il maggior numero di visitatori 'low cost', spesso in alloggi senza licenza affittati attraverso piattaforme su internet come AirBnb. Le iniziative della sinistra radicale contro il turismo sono state condannate dal premier spagnolo Mariano Rajoy, che ha sottolineato l'importanze del turismo, prima industria nazionale, per il paese. Una azione legale è stata annunciata dal governo catalano.
Nei giorni scorsi nella capitale catalana membri incappucciati del gruppo di giovani Arran vicino al partito movimentista Cup avevano fermato un bus di turisti invitandoli a "tornare a casa", bucando le ruote dell' automezzo. Nei giorni scorsi sempre i giovani di Arran hanno anche bucato le ruote di biciclette affittate ai turisti. Sui muri del centro della della città sono apparse scritte "Tourist Go Home", o "Il turismo uccide il quartiere". Secondo El Pais almeno sette hotel di Barcellona hanno subito nelle ultime settimane atti di vandalismo anti-turisti. E la protesta ha lambito anche le Baleari e Valencia.