Google, Facebook e WhatsApp seguono Apple nella crociata a colpi di dati criptati per garantire la privacy dei loro utenti.
SAN FRANCISCO - Il precedente screzio (che in tribunale deve ancora risolversi) fra Apple e le autorità degli Stati Uniti riguardo alla sicurezza degli iPhone ha dato il "La" a una piccola grande rivoluzione nella Silicon Valley.
Dopo Cupertino, infatti a decidere di rafforzare le proprie difese di modo da tutelare la privacy dei proprio utenti, sono stati anche Facebook, Google, WhatsApp e Snapchat. Per farlo impiegheranno un nuovo e più sofisticato sistema di criptaggio dei dati. A confermarlo una fonte vicina al quotidiano anglosassone The Guardian.
Recentemente l'Fbi aveva chiesto a Apple di fornire agli investigatori un kit in grado di violare il sistema operativo dell'iPhone di uno degli attentatori di San Bernardino (California). Cook si era categoricamente opposto sostenendo che si sarebbe causato di «un pericoloso precedente» che avrebbe potuto minare «la sicurezza di tutti gli iPhone in circolazione».