La Francia vuole tutelare così i lavoratori. Tu rispondi a messaggi di lavoro fuori dall’orario d’ufficio?
PARIGI - Per molti impiegati, anche nella Svizzera italiana, il lavoro non si ferma una volta varcata la soglia dell’ufficio per tornare a casa la sera. La notifica di una nuova email di lavoro in arrivo sullo smartphone può interrompere una serata con il partner («Scusa, ma è una cosa davvero urgente») e controllare la casella di posta in vacanza può trasformare una mezza giornata di ferie in qualche ora di straordinario. Per evitare lo stress causato dall’obbligo/eccesso di zelo di rispondere alle email professionali fuori dall’orario di lavoro, la Francia sta per varare una legge che sancisce il cosiddetto “Diritto alla disconnessione”.
La norma, che dovrebbe essere inclusa nella nuova “legge Lavoro”, prevede che i dipendenti abbiano il diritto a non rispondere a messaggi di lavoro fuori orario e che vengano protetti giuridicamente di conseguenza. Il principio è stato proposto alla ministra del lavoro Myriam El Khomri dal vice Ceo di Orange, Bruno Mettling, e «dovrebbe generalizzarsi per negoziazione» fra le parti sociali all’interno delle imprese. «Per essere efficace, il diritto alla disconnessione deve accompagnarsi a un dovere di disconnettersi il cui rispetto incombe su ciascuno e sull’impresa», specifica Mettling come riporta Le Monde. I dirigenti, sottolinea anzi Mettling, dovrebbero dare il «buon esempio» nello staccare completamente dal lavoro.
Il pacchetto comprende anche altri punti che mirano a tutelare i lavoratori dal “burnout”, l’esaurimento psicofisico da eccessivo lavoro. Come riporta Le Figaro, in particolare, la soglia d’incapacità di lavoro perché quest’ultimo sia riconosciuto verrà abbassata rispetto al 25% attuale.