Gino Paoli, più delle conseguenze legali o economiche, teme il danno d'immagine: "Io sono un personaggio pubblico, non posso rischiare questo"
GENOVA - Ne fa una questione d'immagine Gino Paoli: "Non voglio che si sappia che ho portato soldi all'estero". Lo riferisce Repubblica, che dà conto di intercettazioni ambientali catturate grazie a delle 'cimici' piazzate nello studio del commercialista dell'artista genovese.
La registrazione risale al gennaio 2014: il cantante ha paura che Italia e Svizzera, siglando un accordo bilaterale, portino alla luce i nomi dei clienti italiani delle banche elvetiche. "Io sono un personaggio pubblico, non posso rischiare questo. Ho un'immagine da difendere".
Paoli ribadisce a più riprese non di aver paura di pagare multe anche salate - aprendo alla possibilità del rientro dei capitali in Italia -, purché la sua figura esca immacolata da questa storia. Domani ci sarà l'incontro con il nuovo fiscalista, che consiglierà al cantautore la strada migliore da seguire.