"La terra è li, vedremo se lavoriamo o meno. Non si tratta di urlare patria o morte, abbasso l'imperialismo, l'embargo ci colpisce e nel frattempo la terra sta lì, aspettando il nostro sudore", ha detto Castro davanti a 200 mila persone nella piazza Calixto Garcia di Holguin (est dell'isola).
La produzione delle terre, per potere non dipendere dall'importazione di alimenti, è una "priorità strategica" e "una questione di sicurezza nazionale", ha sottolineato Castro nel discorso, durato 35 minuti.
La consegna in usufrutto di terre incolte ai contadini, approvata da lui l'anno scorso, "va avanti" ma "ci sono problemi". Sono state consegnate il 39% delle terre "e questo é poco", ha affermato.