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TICINO / GERMANIAAutomobilisti svizzeri, criminalizzati e tartassati in patria... all'estero si sfogano

23.12.13 - 17:13
Viaggio Ticino-Germania in automobile: la trasformazione degli automobilisti svizzeri quando si trovano all'estero. Da pecorelle impaurite a gazzelle impazzite.
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Automobilisti svizzeri, criminalizzati e tartassati in patria... all'estero si sfogano
Viaggio Ticino-Germania in automobile: la trasformazione degli automobilisti svizzeri quando si trovano all'estero. Da pecorelle impaurite a gazzelle impazzite.

Non è facile dichiararsi solidale nei confronti di un pirata della strada. Ma la legge Via Sicura, che criminalizza gli automobilisti, mi vede tentato nel solidarizzare nei confronti di chi, in auto, si vede rovinato, sia a livello finanziario (multe da capogiro) sia a livello di fedina penale per una multa di eccesso di velocità. Magari se al posto dei 30 consentiti viaggia a 50 km/h. Se si considera che per un omicidio colposo o per una rapina si prende meno... Di certo, con leggi così severe, è evidente che la sensazione che si percepisce è che lo Stato cerchi di imporre la disciplina con il pugno duro, con metodi di antico sapore fascista, per fare semplicemente cassetta. A tal proposito, vi ricordate quando Leuthard ci disse: "Chi rispetta le regole, non avrà nulla da temere"?

Molto umilmente voglio scrivervi della mia esperienza di automobilista che di chilometri ne macina parecchi durante l'anno. Tanti percorsi in Svizzera, ma anche in Germania e in Italia. Premetto una cosa: non voglio generalizzare né seminare odio e farne una questione di nazionalità. Io mi attengo a quelle che sono le mie osservazioni da automobilista. I viaggi in cui mi "diverto" di più sono quelli sulle autostrade di Svizzera Tedesca e Germania. Provate a percorrere la A2 fino a Basilea e poi continuare lungo la Basilea-Karlsruhe, la A5. E' vero, in Svizzera le autostrade sono più strette e piene di cantieri rispetto alla Germania, ma è dello stile di guida degli svizzeri (tedeschi) che resto esterrefatto. Vi racconto alcuni dei casi in cui non mi resta l'imbarazzo delle lacrime o delle risate a crepapelle: io in macchina sulla corsia di destra procedo a 125 km / h. Davanti a me, a circa 200 metri di distanza, un'auto che circola a circa 100 km/h. E davanti all'auto che mi precede, ad un mezzo chilometro di distanza, lontano, un camion che circola a 80/90 km/h. Cosa fa l'auto davanti a me? Anziché continuare a procedere sulla corsia di destra (il camion è a mezzo chilometro di distanza), si sposta sulla sinistra proprio mentre io procedo al cambio di corsia per sorpassare che l'auto che mi precede e poi il camion. L'auto, naturalmente, procede a 110 km/h, allungando i tempi di sorpasso e rallentando il traffico.

La cosa buffa sulle autostrade svizzere è che tutti o quasi, come un branco di pecore egoiste, si spostano sulla corsia di sorpasso. Io non capisco il perché. Qualcuno me lo può spiegare? Sulla corsia di destra si potrebbe sorpassare perché di spazio ce n'è... E le cose non vanno meglio nei brevi tratti a tre corsie (mi viene in mente nella zona di Basilea). Lì è bellissimo, che risate: tutti sulla corsia di centro e di sorpasso a 100 km/h, uno di a fianco all'altro. Che pena. Che tentazione di sorpassarli tutti sulla destra! Porto pazienza. Ormai la Germania è vicina. Nel tratto autostradale di Basilea città poi i vari radar fissi impongono gli 80 km/h, non di più. E li vedi tutti circolare a 80-81 km/h per non rischiare. Uno di fianco all'altro. Ma va bene cosi. Altra cosa buffa è notare che gli stessi automobilisti svizzeri (tedeschi), varcata la frontiera, cambiano improvvisamente comportamento. Pazzesco. Superata la dogana li vedi a tutto gas (comunque restano sempre sulla corsia di sorpasso e non rientrano sulla corsia di destra), come dei forsennati, come se fossero usciti da una gabbia che li ha tenuti rinchiusi come animali selvatici impauriti dalla paura dei radar, della polizia, delle multe, della galera. A me fanno una pena... Poverini. Anche perché vi è un tratto di autostrada tra Efringen-Kirchen e Friburgo in Brisgovia, lungo 40 chilometri, in cui vige il limite dei 120 km/h. Questo per tutelare dal rumore le popolazioni che vivono nei pressi di quel tratto di strada, dove sono presenti ospedali e luoghi di ricovero. Ebbene, se vi capita, notate quante sono le auto targate ZH, BS, AG, TG, SG, SZ, eccetera eccetera, che sorpassano a velocità elevata infischiandosi del limite di velocità. Sono tanti gli svizzeri che viaggiano sulla A5 Basilea-Karlsruhe. Nel finesettimana, poi, sono veramente tanti. La domanda che ci si pone, ovvia, è la seguente: Ma come mai in Svizzera tutti intimoriti sulla corsia di sorpasso a 110 km/h e in Germania il codice della strada non viene rispettato?

Dalla mia esperienza di automobilista posso dire una cosa. Potrei risultare antipatico e peccare di presunzione e di essere qualunquista. Ma lo dico lo stesso: gli automobilisti tedeschi sono tra i migliori. Educati, mantengono le distanze, mettono sempre la freccia (anche ai semafori, cosa che da noi non succede), rispettano i limiti quando ci sono, viaggiano sulla corsia di destra e non su quella di sinistra e agevolano i sorpassi. E viaggiare in Germania, ve lo assicuro, è un vero piacere. E il tasso di incidenti non è più alto che in Svizzera, dove vigono leggi molto più severe. E più viaggio in quel paese e più mi rendo conto che le via Sicura, la prigione, le multe salatissime non servono a niente se di base non vi è una cultura generalizzata del saper guidare, dell'educazione, che dovrebbe cominciare già da giovani conducenti, il primo giorno in cui ci si mette al volante. Venendo al dunque, voglio soltanto dire, care autorità, anziché imporre limiti (del tipo 30 km/h su tutte le strade cittadine), le leggi delle vie sicure (già il nome fa ridere.. via Sicura... ), l'accensione delle luci obbligatorie, mandare in galera chi supera i limiti di velocità e criminalizzare gli automobilisti. Autorità, cercate di educare gli automobilisti svizzeri, affinché rispettino le regole anche quando sono all'estero: in Germania, in Italia, in Francia, eccetera... Perché il popolo non diventa più civile con leggi più severe.

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