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CHIASSOGrande affluenza di pubblico per Chiasso Letteraria

09.05.11 - 08:37
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Grande affluenza di pubblico per Chiasso Letteraria

CHIASSO - Si è chiusa domenica all'insegna del successo Chiasso Letteraria, il Festival internazionale di letteratura, che ha registrato una grande affluenza di pubblico e la soddisfazione degli autori. Un fatto per nulla scontato. Come non è stato scontato l’intervento dello scrittore libico Ibrahim Al-Koni, che ha avuto parole dure contro Gheddafi: “Un despota che viola la sacralità dei principi della giustizia”. Così come non è stata scontata, infine, Carta Bianca, la preziosa parentesi dedicata alla poesia curata da Fabio Pusterla.

Affiancato da Luisa Orelli, giornalista e traduttrice di letteratura araba, Ibrahim Al-Koni - autore molto colto e poliglotta e noto al grande pubblico come lo scrittore del deserto – ha spiegato così questa sua interculturalità: “Prima di essere nato come arabo, svizzero, russo o tedesco, sono nato come essere umano”. La centralità dell’essere umano trova una perfetta collocazione nel deserto, che solo in apparenza appare vuoto. Sì, perché il deserto permette l’estraniamento. “E più una persona è profonda, più l’estraniamento è forte”. Molto legato alla natura – ogni ferita alla natura è una ferita a lui come essere umano – Al-Koni ha spiegato come il deserto plasma la parola poetica, che deve essere scelta con grande cura.

Impossibile non parlare della scottante attualità entrata, dirompente, nel corso del festival con la notizia di un barcone carico di 600 migranti libici affondato nelle acque del Mediterraneo. “La politica- ha detto Al-Koni – è un desiderio di potere, di controllo, è la volontà di porsi come sostituto sulla Terra di un principio superiore. Il despota viola la sacralità dei principi della giustizia. E Gheddafi è l’esempio supremo di questo meccanismo. Ciò che si sta consumando in Libia, con ogni forma di usurpazione da parte del tiranno, ha la valenza di una tragedia umana. Che io non possono non denunciare”. Grande scrittore e raffinato intellettuale, il solitamente schivo Al-Koni ha voluto essere a Chiasso proprio per parlare anche della realtà libica.
Il poeta del deserto – splendido il libro “La patria delle visioni celesti e altri racconti del deserto” – ha anticipato di poco i poeti del mare, introdotti da Fabio Pusterla. Donata Berra, Massimo Gezzi e Francesco Scarabicchi hanno letto tre poesie a testa in un dialogo a più voci, quasi a voler fare risuonare a Chiasso il cuore del mare. Di quel mare che ha bagnato la città di confine per tre giorni.

“Tre giorni intensi – ha commentato Marco Galli, coordinatore del Festival – caratterizzati da momenti di grandi vibrazioni tra il pubblico e gli autori. Chiasso Letteraria ha compiuto anche scelte audaci e siamo stati ripagati nel migliore dei modi: con un’affluenza al di sopra delle aspettative e con la grande soddisfazione degli autori, che hanno esplicitamente espresso il loro senso di benessere. Abbiamo saputo cogliere l’interesse di diversi tipi di pubblico, per cui credo che la formula scelta sia quella giusta”.
 

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