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Dal MondoCOMO: Fallimento "Area Servizi Finanziari", pesanti condanne

07.06.01 - 19:19
La sentenza oggi pomeriggio
COMO: Fallimento "Area Servizi Finanziari", pesanti condanne
La sentenza oggi pomeriggio
COMO.

Una condanna che sembra essere davvero una batosta quella inflitta nel pomeriggio di oggi dai Giudici collegiali del Tribunale di Como al termine del processo per il fallimento della “Area Servizi Finanziari”, società di leasing con sede a Como, e della collegata “Co.Fi.La.”. A un anno e mezzo è stato condannato l’imprenditore 68enne Aldo Bresciani residente in via Oriani a Como e il commercialista 67enne Fedele Tiranti, commercialista 66enne di Faggeto Lario, così come sollecitato dal P.M.. Condannati a un anno e quattro mesi con pena sospesa, invece, gli avvocati Enzo Pomentale, 56 anni; Giovanni Mallau, 60 anni e il 37enne Carlo Bresciani, figlio di Aldo, tutti residenti a Como città, e a Giancarlo Bernasconi. Un anno e 4 mesi pure per Antonio Porta, 53 anni di Vertemate con Minoprio. Assolti, invece, Luciano Canevari, 39 anni di Cogliate e Giuseppe Marcucci, 52enne di Teramo, come chiesto dal P.M.. Per il Magistrato Inquirente è stato un lunghissimo lavoro investigativo che gli ha permesso di raccogliere le prove d’accusa contro gli imputati chiamati a rispondere di bancarotta fraudolenta nell’ambito del fallimento della prestigiosa società di leasing “Area Servizi Finanziari”, con sede in viale Varese a Como. Il P.M. Vittorio Nessi, certissimo della loro colpevolezza, al termine della sua articolata requisitoria nel tardo pomeriggio dello scorso 13 giugno dello scorso anno aveva sollecitato sei condanne per otto anni e mezzo complessivi di reclusione e due assoluzioni. La sentenza la si attendeva prima nel febbraio scorso, poi per il 10 maggio successivo. Quel giorno, però, il dibattimento era ripreso dopo che in febbraio era stato aggiornato per una perizia contabile disposta dal Collegio Giudicante (Presieduto da Pietro Martinelli, a latere Giulio Bocelli e Paola Braggion) con incarico affidato al consulente Sergio Litigio chiamato rispondere ad una serie di quesiti ritenuti indispensabili per la decisione finale. Oggi, finalmente il Collegio Giudicante si è ritirato in Camera di Consiglio. Il dibattimento nelle sue varie udienze si è presentato molto litigioso con una agguerrita pattuglia di avvocati difensori che intendeva smontare a tocchi il castello accusatorio tanto che lo stesso P.M. ha affermato di sentirsi inutilmente accusato di “accanimento”. “Ma anche se si fosse trattato del fallimento di un pescivendolo – ha anche detto – chiedo che il Tribunale applichi alla lettera la Legge in vigore”. La società venne dichiarata fallita dal Tribunale di Como giusto sette anni fa e, oltre alla “A.S.F.”, andò in malora, tre mesi dopo, anche la collegata “Co.Fi.La.”. Sul banco degli imputati il Magistrato Inquirente ha trascinato pezzi grossi del mondo economico, imprenditoriale e professionale della zona. Le sentenza di oggi giunge al termine di un processo con rito abbreviato che consente ai condannati di ottenere uno sconto pari ad un terzo della pena base per arrivare a quella chiesta da Nessi. In questa vicenda sono coinvolti anche altri due personaggi che hanno scelto la strada del processo ordinario per una valutazione, quindi, in separata sede della loro posizione: si tratta del commercialista Romano Botta, 53 anni, imprenditore tessile di Villa Guardia ma residente a Cernobbio e Sergio Zanfrini, 54 anni di Como. In Udienza preliminare aveva patteggiato a un anno e mezzo Fernando Sanginiti, 55 anni ritenuto un prestanome arrivato dal catanzarese. Le accuse parlano di bancarotta fraudolenta e falso in bilancio e i fatti contestati si riferiscono al periodo a cavallo fra il ’92 e il ’93. Gli imputati, a vario titolo, avrebbero iscritto in attivo crediti superiori ai 3 miliardi di lire totalmente inesigibili. Dopo la dura requisitoria del P.M. avevano preso la parola per i loro concioni difensivi gli avvocati Giuseppe Botta, Luigi Fagetti, Andrea Marcinkiewicz e Gianfranco Procopio. L’udienza era poi aggiornata per l’assenza, causa legittimo impedimento, dell’avvocato Ernesto Lanni.

di Bob Decker

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