Il vicesindaco di Lugano non si esprime sull'operatività dell'intervento di polizia, ma assicura che saranno effettuati controlli per verificare se sia stato o meno sproporzionato
LUGANO - «L'operatività della polizia non spetta all'autorità politica. Anzi, sarebbe grave se fossimo a conoscenza di quando e come intervengono». Replica così Michele Bertini, vicesindaco di Lugano e capo Dicastero sicurezza e spazi urbani, interpellato da Tio/20 Minuti in merito alle critiche mosse dai giovani socialisti circa il massiccio intervento di polizia, ieri, al Biblio Café Tra.
Bertini, insomma, non entra nel merito di quello che il Giso ha definito senza mezzi termini un «ennesimo caso di intimidazione da parte delle forze dell’ordine», ma si esprime piuttosto su un altro aspetto, quello della proporzionalità dell'operazione in questione.
«È stato segnalato un intervento sproporzionato? Verificheremo se la proporzionalità è stata rispettata», assicura. Sul caso concreto, infatti, ammette di non avere ancora gli elementi per esprimere un giudizio: «Se leggo i commenti in rete e le testimonianze posso pensare che questa sproporzione possa esserci stata. Voglio però prima confrontarmi con chi ha organizzato il controllo».
Il Vicesindaco ci tiene però a ridimensionare quanto accaduto: «Ogni estate abbiamo richieste di controlli su almeno una 50ina di esercizi pubblici per piccoli problemi legati schiamazzi ed altro - conclude -. Non voglio dire che sia questo il caso. Semplicemente non è una novità quanto accaduto ieri».