Si tratta degli infermieri frontalieri («4 mila in tutto»), a caccia di migliori opportunità.
LUGANO - In Lombardia lavorano oltre 41mila operatori sanitari* ma si cercano "disperatamente" oltre 2mila infermieri da inserire al più presto nel sistema sanitario locale.
Il perché di una tale mancanza di personale? È presto detto: lo stipendio. Infatti se si aggira intorno ai 1.780 euro la paga media in Italia, in Svizzera il compenso «può arrivare fino a 5mila euro al mese». È quanto emerso oggi nell'incontro tra sindacati e Commissione Sanità della Lombardia.
Una "colpa" ticinese? Macchè. Perché il problema dei salari in Italia non lo si scopre certo oggi, tanto che, nel campo infermieristico, quelli italiani sono tra i professionisti meno pagati in Europa.
E la misura del fenomeno degli "infermieri frontalieri" lo forniscono i numeri emersi durante l'incontro di oggi: negli ultimi tre anni sono quasi 400 i professionisti lombardi che si sono trasferiti in Svizzera, mentre - secondo il Corriere della Sera - sono circa 4mila in tutto quelli che attraversano quotidianamente il confine, provenienti per lo più da Como, Varese, Sondrio e Lecco.
Ma non è tutto, perché chi scappa da ospedali e case di cura lombarde lo fa anche per il «contesto di stress lavorativo molto elevato, a causa di una grave carenza di personale che, come avviene per il comparto medico, porta alla fuga di tanti infermieri verso il settore privato», come ha dichiarato all'Ansa la presidente della commissione Sanità Patrizia Baffi.
* Secondo l'assessore al Welfare, Guido Bertolaso, la dotazione organica per il 2022-2023 si attesta in Lombardia a 17.534 dirigenti medici e 42.402 infermieri, di cui 1600 infermieri di famiglia.
Se si vogliono servizi di qualità bisogna pagare la gente adeguatamente, sia in ch sia in italia.
Sono bravi professionisti e ben formati. È evidente che se hanno la possibilità di svolgere la loro professione in un ambiente remunerato bene, perchè non farlo? Probabilmente da noi tutto questo personale non è impiegato negli ospedali, ma in tutte quelle strutture pubbliche e private che sono sorte a torto o a ragione sul nostro territorio. Senza dimenticare le case anziani. Con i residenti non si arriverà mai a coprire le necessità. Sembra strano che ci sia personale indigeno del settore, disoccupato. Ci saranno delle ragioni specifiche individuali.
Mio figlio infermiere, alla fine della formazione, ancora prima di ricevere il "pezzo di carta" ha ricevuto ben 4 offerte di lavoro. Non capisco come fanno ad esserci dei disoccupati, se li rubano tra istituti.
spero solo che tutti questi infermieri frontalieri facciano il proprio lavoro con il cuore e non solo per il salario a fine mese perchè altrimenti sarebbe veramente una vi gliac cata .... l'infermiere è una vocazione ma anche qui come i preti ci sono i buoni e i cattivi...
Ma in che senso? Lo fanno per portarsi giustamente casa la pagnotta.
Questa sparata la potevi risparmiare e ti auguro di non trovarti mai di persona per verificare la professionalità degli infermieri, frontalieri o indigeni che siano.
Per fortuna che non è una vocazione. Te lo immagini a farti gestire un tubo endotracheale da una suora? Come in tutte le professioni, il salario è importante. Le condizioni di lavoro sono talmente dure che una buona parte dei curanti che non cambiano lavoro vanno avanti solo pensando al misero salario alla fine del mese. E non parlo solo dei frontalieri, ma anche dei “nostrani”. In ogni caso, sono mestieri che alla base si scelgono sulla base di valori e ideali. Nessuno lo fa per soldi. Ma neanche più il medico lo si fa per soldi.
o nostri politici, ricordate, i nostri non quelli italiani, rovinano il nostro paese, ed è grave, ma pur di far cassetta stanno bastonato pure la vicina Italia!
ci sono pure da noi bravi infermieri e medici ma non trovano lavoro..strano.. politici allora? fuori i numeri dei disoccupati residenti negli ultimi anni e quanti front sono stati assunti..non li date? strano..
Non è che non trovano lavoro, non trovano uno stipendio adeguato alla professione, un semplice impiegato statale guadagna parecchio di più senza dover sudare 7 camicie, fare turni di notte e in molti casi pulire di tutto. È un mestiere mal pagato e in molti rinunciano.
Come dice Don Quijote, è una questione di condizioni di lavoro. Un infermiera/e, medico, assistente di cura o OSS che si mette in disoccupazione non toccherà un solo centesimo di sussidi, perché verrebbe subito piazzato in un istituto di cura.
La politica preferisce importare medici che formarli ( numero chiuso) visto che la formazione costa , chiediamoci se i nostri politici sono al loro posto
I politici. Direi di importare ache quelli....
Il numero chiuso non c'entra niente, mancano specialisti micaedici, ogni anno 11000rdivi non entrano nelle scuole di specialità e restano al palo
5k per farsi il kiulo a turni? Solo i frontalieri possono accettare.
In Italia ne prendono 1800…vedi un po’ tu…e in Ticino mi sa che di gente, anche indigena, che prende meno di 5k al mese ce ne sia parecchia
La professione dell"infermiere non é un lavoro,ma spesso una vocazione.
Mache. 3,6k netti il primo anno di stipendio (scontando gia le tasse) . A 5k ci si arriva dopo 10/12 anni di sperienza. Al EOC
5k? Magari; e non solo nel settore infermieristico. Anche in molti altri settori i salari sono nettamente più bassi.
Non diciamo bestiate con sta storia della vocazione
No. Non è una vocazione. È una professione altamente specializzata e sottopagata.
e vero invece, mio padre aveva due lauree ma preferiva fare l’infermiere
Quante boiate che leggo. Vivo in Italia da qualche anno e, a parte le strutture certo carenti in alcuni casi, ma la qualità è la competenza dei medici italiani è altissima, in alcuni casi (vedi ospedale Rizzoli di Bologna) eccellenti. Poi cosa pensate, che in Ticino si recluterebbe un numero sufficienti di medici e infermieri ? Mica studiano tutti medicina, anzi... Non ci fossero i medici e infermieri frontalieri, in Ticino vi curerebbe lo stregone belzebù. Tutti impiegati nei medesimi settori (terziario). Si insegni ai giovani che esistono professioni come indermiere, muratori o cuochi, così non si "raccatterebbe" personale oltreconfine. E invece tutti in banche fiduciarie e ferrovia...
Infermieri e cuochi sono settore terziario 🤣
Giusto cio xhe dici. Ma anche vero che il sistema sanitario ticinese negli ultimi 5-10 anni è parecchio di livello. Cause?
Sono ticinese. E ti do ragione
IaM: "è parecchio di livello" cosa ? Sceso ? O salito ? Sono esperienze personali. Mia madre è deceduta per colpa, sì per colpa senza giri di parole, superficialità, di un medico autoctono che si spacciava per guru e non ha saputo leggere dei referti di specialisti...(non abbiamo fatto causa tanto mia madre nessuno ce l'avrebbe restituita); da lì mio padre ha cambiato medico di base, affidandosi ad un frontaliere. Come competenza e umanità il migliore che abbia mai conosciuto.
Sì vero, ma io intendevo nello specifico, impiegati classici di banca e simili
Beh, finché non ne formano di nostrani a sufficienza, che vengano da fuori. Basta che siano competenti. Sarebbe fuori tema parlare qui della disfunzione al livello di dinamiche di assunzione e di conduzione nell'EOC...
in italia trovi afiti 300 500 euro il meno caro cua sono 4 locali son 2000 fr la casa malati son 500 a persona e se non trovano lavoro i nostri figli siamo noi a pagare e con 5000 fr conti le mobetine all fine del mese caro libero
Puoi sempre usare google translator (gugheltransletor)
🤣🤣
Meglio chatgpt. Almeno ci metterebbe anche le virgole.
Il sistema sanitario ticinese è sempre meno di qualità
Concordo. Ma è un problema che riguarda tutti i cantoni, non solo il Ticino. In ogni caso, l’abbassamento della qualità delle cure ha ben poco a che vedere con le competenze di chi opera sul terreno.
Comprensibile: si invecchia sempre più e si fanno sempre meno figli. Cioè ci sono sempre più persone bisognose di cure e sempre meno gente che può occuparsene.
Lombardia 41’000 operatori sanitari per 10 milioni di abitanti. Ticino 4’000 frontalieri più x’000 (quanti?) residenti per 350’000 abitanti. Qualcosa non torna nei numeri.
In Ticino, tra case anziani e ospedali, lavorano 7700 infermieri , vale a dire circa 33 per abitante.
Semmai 1 ogni 33
calcolate anche che gli ospedali sono aperti 24/24 e 7/7. Per coprire una posizione al 100% ci vogliono 3 persone. Considerate che il personale sanitario è spesso impiegato a percentuale ridotta (personale femminile) i conti tornano.
In Italia 1800.- € ci vivi in Ticino con 5000.-€ non credo che sopravvivi
e faremo come il 1843 o ritornreremo indietro bene salutti
Personale sanitario sempre meno professionale e più scadente, si capisce il perché….
guarda io sono svizzero, se pensi che i dottori italiani e gli infermieri siano di bassa qualità, ti consiglio ti tornare alle elementari e studiare tanto! e magari anche un po di cultura ti farebbe bene!
che commento intelligente, un vero valore aggiunto alla discussione
Non ci perdere nemmeno tempo con questo pseudo-personaggio da “copia-incolla” dai gruppi telegram
Mi fa ridere la politica, cercano infermieri e a Giubiasco hanno le classi SSPSS limitiate. Dovrebbero aumentare il numero di iscrizioni!! Ma come si fa. Il Ticino é già diventata Lombardia da anni. Bravi, complimenti, date lavoro ai frontalieri 🤮
sì ma davvero...scandaloso!
Non parlare senza conoscere. la Sspss, la Ssci, la Supsi non possono formare più persone di quelle che l'Ente, le case di cura eccetera possono gestire. Per ogni studente serve un posto di stage dove imparare e essere seguiti da personale competente, il tutto tenendo presente che comunque ci si occupa di persone ammalate. È un gioco di equilibri non indifferente.
ottimo bravi........