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CANTONERiduzione dei salari, risparmi sul latte e...l'OCST denuncia

30.01.15 - 11:58
Tante le segnalazioni su imprese che intendono scaricare sbrigativamente sul personale il peggiorato corso del franco
tipress
Riduzione dei salari, risparmi sul latte e...l'OCST denuncia
Tante le segnalazioni su imprese che intendono scaricare sbrigativamente sul personale il peggiorato corso del franco

BELLINZONA - Una ditta intende ridurre gli stipendi con effetto retroattivo al 1. gennaio e cioè ad una data persino antecedente all’apprezzamento del franco, in un’altra impresa, in aggiunta ai tagli salariali si intenderebbe persino togliere la distribuzione di latte ai collaboratori che lo avevano finora ricevuto poiché occupati in una lavorazione nociva. Sono solo alcuni esempi di cui fa menzione il sindacato OCST in merito a quello che sta accadendo nell'ambito aziendale dopo l'abbandono della soglia minima di cambio franco-euro. "Ad urtare è in primo luogo il modo nel quale viene affrontata la mutata situazione valutaria.

Vengono imposte scelte unilaterali, intimate ai dipendenti senza nessuno spazio di discussione e di confronto. Il rispetto dovuto a coloro che con il proprio lavoro continuano a garantire la vitalità dell’impresa viene prevaricato e calpestato in modo ignobile. Si procede inoltre con evidente precipitazione, senza basarsi su una accurata valutazione della situazione e sull’analisi metodica delle possibili contromisure. Documentazione e dati che comprovino e quantifichino l’impatto del cambio rimangono celati nei cassetti delle direzioni. Cifre sui risparmi ottenuti grazie agli acquisti all’estero di materie prime e prodotti intermedi rimangono segreti d’ufficio. Nessuna indicazione nemmeno sulla diversità delle conseguenze a dipendenza dei mercati di esportazione". Le accuse dell'OCST sono pesanti soprattutto nel considerare che la scelta delle aziende per rimediare al cambio svantaggioso sono i salari dei dipendenti.

"Quello che dovrebbe essere un provvedimento del tutto eccezionale, diventa il primo e prioritario passo". Tra l'altro come riferisce il sindacato, la linea delle aziende contrasta nettamente e sconfessa le indicazioni che stanno giungendo dalle stesse associazioni padronali centrali (AITI e Camera di Commercio), che invitano a muoversi in modo prudente e ponderato. L’OCST dunque condanna le imprese che, per contrastare l’effetto del cambio, stanno adottando provvedimenti precipitosi e unilaterali che scaricano direttamente sul personale gli effetti del cambio e sollecita le associazioni padronali e gli organismi cantonali a contribuire ad isolare coloro che agiscono con prevaricante arbitrio, così da garantire una corretta tutela dei lavoratori e da preservare nel contempo la credibilità del tessuto delle imprese nonché la cultura del dialogo tra le parti sociali propria di questo Cantone.

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