MEZZOVICO - Sono giunte anche dal esperto in neurologia dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), le congratulazioni per il lavoro che a Casa Anziani Alto Vedeggio di Mezzovico-Vira sta svolgendo verso i pazienti colpiti da patologia degenerative. La Casa Anziani Alto Vedeggio di Mezzovico-Vira dispone di un reparto dedicato, e tra i più grandi del Cantone, per residenti affetti da patologie degenerative come ad esempio l’alzheimer.
Dalla esperienza l'istituto ha valutato come sia importante integrare terapie non farmacologiche, ad esempio “Doll Teraphy o terapia della bambola”, con i trattamenti farmacologici, anche seguendo gli stimoli pervenuti già nel 2011 da parte dell’ufficio anziani con l’introduzione della musicoterapia.
La terapia della bambola non è una novità assoluta; ha origine in Svezia ed è stata introdotta dalla terapeuta Britt_Marie Egedius-Jakobsson. È una cura non farmacologica che ha l’obiettivo di mettere al centro dell’attenzione il residente/paziente favorendo il miglioramento delle relazione e diminuendo i disturbi comportamentali, agendo su di una compensazione affettiva, stimolando processi emozionali, il dialogo e la capacità relazionale.
L’esperienza fatta presso la struttura di Mezzovico-Vira, dove sono stati integrati nel progetto il personale (sanitario e dei servizi alberghieri) i medici curanti così come i familiari ha dato, e sta dando, ottimi risultati. La diminuzione di alcune manifestazioni relative i disturbi del comportamento sono evidenti e percepite non solo dai collaboratori ma anche dai famigliari.
In futuro oltre a dare continuità al progetto Doll Teraphy, si stanno già pensando nuovi progetti per la presa a carico del residente affetto da patologie degenerative.