Per i socialisti, Schneider-Ammann e Cassis vanno oltre il mandato conferito loro dal Consiglio federale
BERNA - Il Partito socialista svizzero (PS) sostiene il boicottaggio annunciato oggi dai sindacati dei negoziati con la Confederazione circa le misure collaterali alla libera circolazione delle persone. Per il PS, i consiglieri federali Johann Schneider-Ammann e Ignazio Cassis rimettono in questione la protezione dei lavoratori in Svizzera andando oltre il mandato conferito loro dal Consiglio federale.
Per il Governo, le misure fiancheggiatrici costituiscono una «linea rossa» invalicabile nelle attuali trattative tra Berna e Bruxelles volte alla conclusione di un accordo istituzionale.
Con l'indebolimento delle misure volte a proteggere i lavoratori residenti, secondo il PS i due ministri mettono in discussione il compromesso storico sulla questione europea: l'apertura verso l'esterno è sempre stata legata ai progressi sociali in materia di politica interna.
Grazie a questo compromesso, il popolo ha reiterato per ben «cinque volte» il proprio sostegno alla via bilaterale. Un accordo istituzionale che metterebbe a repentaglio le conquiste sociali non avrebbe «alcuna possibilità alle urne».
Il PS sosterrà l'accordo istituzionale solo se verrà preservata la protezione dei salari versati ai lavoratori residenti. Se ciò non dovesse essere il caso, i consiglieri federali PLR - Schneider-Ammann e Cassis - «dovranno assumersi da soli la responsabilità di questo smacco».