Un sondaggio di un istituto zurighese rivela che a crescere di più tra la popolazione svizzera sono i timori riguardanti la presenza di stranieri
ZURIGO - Le conseguenze di una catastrofe nucleare come quella di Fukushima fanno meno paura agli svizzeri rispetto ad una anno fa. Un sondaggio rivela per contro che il timore degli stranieri è cresciuto.
In base al sondaggio pubblicato oggi dall'istituto gfs-zürich, i due temi in testa alle preoccupazioni degli svizzeri rimangono - come negli ultimi quattro anni - la distruzione dell'ambiente e i timori per la salute.
L'apprensione nei confronti degli stranieri e dei rifugiati è salita in terza posizione. La crescita è particolarmente marcata fra le persone fra i 18 e i 39 anni d'età e fra la popolazione lontana dai centri.
Un dato significativo - sottolineano gli autori del sondaggio - è che il timore di un inforestierimento non riguarda soltanto i simpatizzanti dell'Udc, ma tocca in maniera crescente anche i sostenitori di partiti come il PS, il PLR e il PPD, che nel corso del 2012 hanno adottato misure più restrittive verso gli stranieri.
Fukushima aveva provocato nel 2011 un aumento della paura di una contaminazione nucleare in tutta la Svizzera e in tutte le classi di età. Ora questo timore è sceso ai livelli di prima della catastrofe in Giappone.
Il "barometro delle apprensioni" degli svizzeri registra pure un calo delle paure legate alla situazione economica e alla recessione. Per il sondaggio, che viene realizzato dal 1978, sono state effettuate interviste telefoniche su un campione rappresentativo di 1010 nella Svizzera tedesca e in quella romanda.
Ats