LOSANNA - Il Tribunale federale ha confermato la pena di 18 anni di reclusione inflitta a un 45enne kosovaro che nel dicembre 1999 uccise una guardia di 57 anni della società privata Securitas in una sala giochi di Langenthal (BE).
Dopo aver immobilizzato un dipendente l'uomo e un complice avevano tentato di scassinare la cassaforte, senza però riuscirvi. Avevano allora lasciato precipitosamente i locali, incappando in un agente Securitas, che stava facendo un normale giro di controllo notturno. La guardia venne uccisa.
Arrestato nel maggio 2008 a Milano ed estradato in Svizzera, il kosovaro era stato condannato per assassinio: secondo i giudici aveva infatti sparato senza alcun avvertimento. L'imputato ha però sempre contestato l'intenzionalità del gesto: a suo avviso l'agente avrebbe opposto resistenza e durante una colluttazione sarebbe partito il colpo mortale.
Il TF ha invece confermato il giudizio della giustizia bernese: non è concepibile che la guardia, un dipendente con esperienza e uomo sensato, abbia reagito violentemente vedendo che il suo aggressore impugnava un'arma.
Ats