Per essere immuni dalla malattia bisogna già averla contratta in passato oppure ricorrere alla vaccinazione, si legge in un comunicato dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Attualmente il tasso di vaccinazione raggiunge in media l'85%, con differenze abbastanza rilevanti tra cantoni.
La strategia per l'eliminazione del morbillo, approvata dal Consiglio federale nel novembre del 2011, prevede misure a livello cantonale e federale in particolare per aumentare il grado di copertura vaccinale, lottare contro i focolai di morbillo e assicurare la sorveglianza epidemiologica della malattia. Del comitato per la campagna fa parte anche il consigliere nazionale ticinese Ignazio Cassis (PLR).
Il problema del morbillo non riguarda solo i bambini. La malattia - che può portare anche a gravi complicazioni, in alcuni casi mortali - può colpire anche gli adulti, e per questo motivo viene suggerito alle persone con meno di 50 anni di colmare eventuali lacune vaccinali. Le persone nate prima del 1963 non sono considerate a rischio, poiché si presume che abbiano già contratto il morbillo.
Per agevolare le vaccinazioni, dal gennaio 2013 e fino alla fine del 2015, queste saranno svincolate dalla franchigia dell'assicurazione di base. Per fare in modo che la lotta ai focolai di morbillo sia condotta in modo uniforme in tutta la Svizzera, i cantoni potranno basarsi sulle direttive dell'UFSP che definiscono ruolo e compiti di ogni attore chiamato a intervenire.
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