Serafe trasmetterà agli uffici del controllo abitanti tutti i dati raccolti che sono loro destinati, magari in formato elettronico
BERNA - È stata trovata una soluzione affinché Serafe possa trasmettere agli uffici del controllo abitanti i dati relativi agli indirizzi delle economie domestiche contenenti errori o imprecisioni. A comunicarlo è l’Ufficio federale delle comunicazione (UFCOM).
Il caos delle fatture in casa Serafe ha issato gli animi per diversi mesi. In gennaio il nuovo organo di riscossione del canone radio-televisivo aveva inviato oltre 3 milioni e mezzo di fatture, alcune delle quali a indirizzi errati. Le fatture interessate a fine aprile erano circa 70mila, ovvero pari al 2% degli invii totali effettuati a inizio anno.
In un primo momento, la società aveva invitato i cittadini a rivolgersi direttamente agli sportelli comunali, provocando a questi ultimi notevoli disagi. I Comuni hanno ricevuto anche numerose domande che non erano legate alla questione degli indirizzi e non rientravano nella loro sfera di competenza.
Non essendo Serafe autorizzata ad apportare modifiche ai dati delle economie domestiche contenuti nel registro degli abitanti, è stato creato un gruppo di accompagnamento che ha elaborato una procedura di segnalazione - con un apposito modulo - per garantire che gli uffici del controllo abitanti ricevano i reclami dei cittadini, raccolti dall'organo di riscossione, che rientrano nella loro sfera di competenza.
L'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), Serafe e l'Associazione svizzera dei servizi agli abitanti (ASSA) hanno definito di comune accordo, il 30 luglio 2019, le informazioni da inserire in questi moduli che saranno trasmessi ai Comuni (forse in formato elettronico).
I Cantoni sono stati informati il 27 settembre tramite una lettera in cui è stato chiesto loro di inoltrare le informazioni ai Comuni.