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GINEVRAVotazione del 24 settembre, un ricorso al Tribunale federale

16.10.17 - 15:28
Una trentina di cittadini lamenta «una violazione grave» della libertà di voto
Votazione del 24 settembre, un ricorso al Tribunale federale
Una trentina di cittadini lamenta «una violazione grave» della libertà di voto

GINEVRA - Un ricorso è stato presentato presso il Tribunale federale (TF) contro l'annullamento del voto del 24 settembre scorso a Ginevra-città, relativo a quattro misure di risparmio, contestate da altrettanti referendum. La consultazione era stata revocata dalla giustizia per irregolarità constatate nell'opuscolo informativo.

I ricorrenti, una trentina di cittadini, lamentano una «violazione grave» della loro libertà di voto, indica oggi in un comunicato il loro avvocato, il professore di diritto costituzionale Andreas Auer. «Privando il popolo del diritto di pronunciarsi, la Corte costituzionale ginevrina ha preso un provvedimento eccessivo, contrario al fondamento stesso della democrazia diretta e che costituisce un pericoloso precedente in materia di diritti politici».

Se non contestano che l'opuscolo informativo «è stato strutturato in modo poco felice», i ricorrenti ritengono che esso «non poteva suscitare confusione fra i votanti». I ginevrini - rileva il comunicato - «conoscono bene le loro autorità, sanno come considerare le esagerazioni inerenti alle campagne referendarie e sono perfettamente capaci di votare in piena cognizione di causa».

Ammettendo due ricorsi contro il contenuto della brochure informativa presentati da tutti i partiti della destra e da esponenti di queste formazioni, la Corte costituzionale di Ginevra aveva annullato il voto comunale nei giorni precedenti il 24 settembre, in particolare a causa della presenza di due pagine di «introduzione» redatte dal comitato referendario, aggiunte alle prese di posizione di quest'ultimo.

La responsabilità di quest'aggiunta è stata attribuita al sindaco di estrema sinistra Rémy Pagani, che aveva militato contro le misure di risparmio. A inizio mese, il consiglio comunale ha chiesto al rappresentante di Ensemble à gauche di dimettersi dalla carica di sindaco, che il municipale dovrebbe occupare fino a giugno 2018.

Nel suo comunicato, il legale dei ricorrenti osserva che al momento in cui il voto è stato annullato, circa 30'000 cittadini si erano già espressi. Per decisione del Consiglio di Stato, la consultazione si terrà il 4 marzo 2018.

In questione vi sono quattro misure di risparmio approvate in aprile dal consiglio comunale - dominato dai partiti della destra - e contestate da altrettanti referendum presentati dalle formazioni di sinistra. I tagli, di circa 2,5 milioni di franchi, riguardano la cultura, la solidarietà internazionale e sussidi destinati alle famiglie poco abbienti.

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